MANCIANO – «Questa mattina si è svolto il consiglio comunale, la cui convocazione è stata richiesta anche dai gruppi consiliari di minoranza per discutere le questioni relative al cinema moderno di Manciano». Inizia così la nota congiunta dei due capogruppo di opposizione, Rossano Galli e Valeria Bruni al comune di Manciano.
«All’apertura della seduta – prosegue la nota -, interpretando e rappresentando una voce sempre più persistente diffusa all’interno dell’opinione pubblica mancianese, è stato chiesto al Sindaco Morini se gli fosse stato notificato dalla procura uno o più avvisi di garanzia. La domanda è stata posta per tutelare l’immagine del consiglio comunale, dell’amministrazione tutta e principalmente del Sindaco stesso».
«È stato anche richiesto al Sindaco se la notizia fosse stata infondata, di smentirla con forza anche a mezzo stampa, a tutela della trasparenza e dell’informazione dovuta al consiglio comunale e ai cittadini tutti. Inspiegabilmente il Sindaco Morini ha considerato la domanda come un’interrogazione orale avvalendosi della possibilità concessa dalla normativa di rispondere entro trenta giorni».
«Rimaniamo esterrefatti, considerando che l’immagine e la trasparenza dell’amministrazione pubblica rappresenti uno dei principali doveri che un amministratore deve perseguire. Rimaniamo in attesa di chiarezza su questo delicato argomento».
La risposta del sindaco Mirco Morini è arrivata invece alla nostra redazione proprio poco fa.
«Nei giorni scorsi – dichiara Morini – ho ricevuto la notifica dell’avviso del deposito di un’istanza di proroga del termine delle indagini preliminari avviate nel giugno del 2022. Le indagini, secondo quanto si può apprendere dalla lettura della comunicazione, interessano oltre quattrocento persone e riguardano fatti totalmente estranei al mio incarico di sindaco».
«Al momento, in mancanza di ogni altra informazione, pur rammaricandomi della indebita violazione del segreto istruttorio (art. 329 c.p.p.), non posso che confermare che le ipotesi accusatorie non coinvolgono, neppure occasionalmente, l’Amministrazione comunale».
«Dispiace che chi siede nei banchi della minoranza abbia utilizzato un fatto personale, per altro ancora in fase di verifica, per gettare discredito sul mio operato di sindaco. Appena sarà possibile informerò i miei concittadini dell’esito della vicenda: resto fiducioso nell’operato degli inquirenti».