GROSSETO – «La riqualificazione dei centri storici italiani è un tema di grandissima attualità e importanza che tocca molti aspetti della vita di cittadini e imprese, con quello culturale, turistico, economico e non solo. Questi luoghi, come il centro storico di Grosseto, sono scrigni dal valore storico inestimabile, che però rischiano di spopolarsi se non vengono adeguatamente curati e valorizzati. Quindi, ben vengano queste iniziative utili a favorire il dialogo e il confronto con cittadini, associazioni, imprenditori e studiosi, per la rivalorizzazione del salotto buono della nostra città». A dirlo è l’onorevole Fabrizio Rossi, assessore al centro storico del Comune di Grosseto.
È intervenuto nella giornata di venerdì 20 settembre, insieme al collega Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, nel Polo universitario grossetano, al convegno dal titolo «Il Centro Storico di Grosseto, unico, nel cuore dell’Italia», organizzato dall’Associazione culturale Polis 2001 in collaborazione con la Fondazione Polo Universitario Grossetano, con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato al Centro Storico del Comune di Grosseto.
Un incontro tra professionalità differenti, per trovare soluzioni creative da attuare per il centro storico di Grosseto: questo è quanto emerso durante il convegno, che ha preso il via la mattina con le introduzioni di Francesco Tarsi e la moderazione di Davide Braglia, co-organizzatori del convegno. Nella prima fase si sono susseguiti gli interventi di Fabrizio Rossi, assessore al centro storico del Comune di Grosseto e dell’assessore alla cultura, Luca Agresti, che hanno portato un’analisi delle caratteristiche strutturali, storiche e culturali del centro, focalizzando l’attenzione sull’importanza delle persone e degli sforzi fatti dell’amministrazione per valorizzare spazi come la biblioteca e il museo, mettendo anche luce sull’importanza del coinvolgimento dei giovani.
Punti di vista più tecnici quello di Mauro Papa, direttore del Polo Le Clarisse, che ha illustrato il ruolo trasformativo che un museo può avere su una città, e di Luca Giannini, neo-direttore del Maam, che ha parlato di eventi e iniziative che coinvolgano i visitatori e le categorie economiche della città. Carlo Citter, dell’Università di Siena, ha presentato un progetto di archeologia urbana nel centro storico di Grosseto come esperimento di successo, seppur evidenziando la necessità di migliorare la comunicazione verso i giovani. Una visione interessante quella proposta da Claudio Spinelli, che ha paragonato l’organizzazione urbana al corpo umano, sottolineando i rischi che portano alla “morte” di una città; sulla scia del suo intervento si è inserito quello di Patrizia Baldassarri, dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e Beni Culturali all’Università di Arezzo, che ha proposto d’inserire Grosseto nei circuiti artistici toscani, così da valorizzare eventi caratteristici che potrebbero rilanciare l’immagine della città.
Sul fronte turistico, Giancarlo Dell’Orco ha suggerito una reinvenzione dei negozi tale da renderli possibili punti d’informazione per i viaggiatori e promuovendo l’idea di un’accoglienza diffusa. L’intervento di Leonardo Rombai, ordinario di geografia all’Università di Firenze ha esplorato l’evoluzione storica del centro urbano, la continuità con il passato e la necessità di riscoprire e preservare le nostre origini. Sono intervenuti anche Zeffiro Ciuffoletti, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze, ha posto l’accento sulla necessità di una forte identità per la città, legando la storia di Grosseto alla Maremma ed evidenziando il ruolo cruciale che le risorse naturali, svolgono nel contesto ambientale. Mauro Carri, direttore di Ance Grosseto, ha discusso temi legati alla rigenerazione e alla sicurezza del patrimonio immobiliare.
Il suggerimento di una “consulta del centro storico” per coordinare e promuovere iniziative culturali e sociali è partito dall’intervento di Annarita Bramerini, direttrice generale Cna. Giovanni Tombari, architetto e presidente di Fondazione Grosseto cultura, ha sottolineato l’importanza dell’identità storica e la necessità di una volontà che porti alla riqualificazione del centro. Momento centrale della giornata l’intervento dell’onorevole Federico Mollicone che, collegandosi alla storia medievale di Grosseto, ha evidenziato l’importanza delle rievocazioni storiche e delle opportunità di finanziamento per la rigenerazione urbana.
Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto, ha posto l’accento sul ruolo che il tessuto commerciale svolge, ricordando l’importanza dei negozi per mantenere il centro storico vivo. Altro intervento, quello di Carlo Vellutini, che ha illustrato le opportunità offerte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per sostenere progetti di rigenerazione e di promozione del centro storico. Per Confartigianato ha parlato il segretario generale, Mauro Ciani, rimarcando l’importanza della manutenzione programmata del patrimonio architettonico. La voce degli imprenditori l’ha rappresentata Andrea Biondi, direttore generale di Confesercenti, con la richiesta di azioni concrete per incentivare gli investimenti. Anche Agata Renzo presidente del Ccn si è fatta portavoce delle richieste dei commercianti e Lorenzo Lauretano, in rappresentanza della Pro Loco, ha ribadito l’impegno dell’associazione a sostegno delle iniziative volte alla rivitalizzazione del centro storico.
I prossimi step prevedono la diffusione di un sondaggio che sarà inviato ai commercianti del centro storiche che intenderanno aderire all’iniziativa, così da raccogliere punti di vista, idee e spunti utili per mettere in atto azioni pratiche e utili per portare il cambiamento necessario e la ripresa dei lavori con un successivo incontro a distanza di tre mesi dal convegno.