FOLLONICA – Il Comune di Follonica non potrà approvare il bilancio entro il 30 settembre. La conseguenza più importante di quello che è successo stamattina in consiglio comunale è questa e significa in altri termini che per il momento resteranno bloccate tutta una serie di risorse come ad esempio quelle destinate all’assunzione di nuovo personale.
La votazione con il franco tiratore e la mancanza del numero legale
A denunciare una situazione “imbarazzante” per la maggioranza di centrodestra che governa da pochi mesi Follonica è direttamente l’opposizione che al termine della seduta del consiglio di questa mattina ha incontrato la stampa. «Oggi la maggioranza ha certificato la propria incapacità e la propria incompetenza a governare» spiega Andrea Pecorini, capogruppo del Pd. Ma cosa è successo? Nell’arco della seduta racconta Mirjam Giorgieri, consigliera comunale Pd, «la maggioranza ha fatto mancare per ben due volta il numero legale con consenguente sospensione dei lavori; siamo stati noi, per senso istituzionale a garantire i numeri necessari. Questo è un comportamento di chi non ha nessun rispetto per le istituzioni e per i cittadini». Ma la cosa più grave sia da un punto di vista amministrativo per le conseguenze che avrà nelle prossime settimane, sia dal punto di vista politico è avvenuta durante la votazione della delibera per la definizione del Collegio dei sindaci revisori, ultimo punto all’ordine del giorno di oggi. Un atto necessario perché senza il Collegio non si può approvare il bilancio consuntivo del comune dal quale poi derivano tutta una serie di “blocchi” dell’attività amministrativa. «Per la nomina dei membri del collegio – spiega Francesco Ciompi, capogruppo di Follonica a Sinistra – era necessaria la maggioranza assoluta che in questo caso era di nove voti, che corrispondono alla totalità dei consiglieri di magioranza. Ebbene tra loro qualcuno ha voluto mandare un segnale politico al sindaco o ai partiti della coalizione perché tra le schede scrutinate ce n’era una nulla con la scritta “anche meno”».
«Oggi è stata certificata, a tre mesi dall’insediamento, la crisi di governo di Buoncristiani. Hanno deciso di auto sabotarsi e non hanno avuto la maggioranza assoluta. Rispetto a quello che abbiamo letto sulla stampa in questi giorni quindi c’è un fondo di verità. Nel centrodestra è un atto una guerra tra bande, tra Fratelli d’Italia e l’area civica»
La richiesta: le dimissioni di Buoncristiani
Poi l’appello arrivato da tutti i tre gruppi di minoranza: «A questo punto chiediamo che il sindaco faccia un passo indietro e si dimetta perché non è in grado di gestire nemmeno la sua maggioranza».