MANCIANO – Un boato. Tegole che saltavano, alberi sradicati e spezzati in due come una margherita colta. Rami lanciati sulle auto, capannoni scoperchiati. La tromba d’aria che domenica sera è passata dallo Sgrillozzo ha lasciato dietro sé solo devastazione.
Ci sono aziende che hanno subito centinaia di migliaia di euro di danni. Anche 100mila per chi dovrà rifare totalmente il tetto della propria casa, resa inagibile dalla furia del maltempo.
«La vita è sempre una lotta contro tutto. Tanti sacrifici sfumati in pochi secondi. Si perché una tromba d’aria non dura ore o giorni ma in pochi secondi devi contentarti di avere salva la vita» racconta l’ex assessore di Manciano Valeria Bruni.
La casa della figlia è tra quelle colpite domenica sera dal maltempo. «Erano le 22.15 e mia figlia ha visto la polvere uscire dal condizionatore. Poi un boato. Si è aperto un finestrone e un rumore assordante. Solo all’arrivo dei vigili del fuoco ci siamo resi conti dei danno reali».
La casa inagibile, i capannoni, che erano ricoperti di eternit in buono stato che avrebbe fatto ancora a lungo il proprio lavoro ora hanno il tetto in briciole che dovranno essere smaltite. 280 metri quadrati.
La cascina con le rotoballe di fieno. Un capanno è crollato. «Fortunatamente il cane che si trovava dentro è rimasto in un vuoto tra due assi e si è salvato. Altri cani sono riusciti a fuggire» racconta.
Sono una decina le aziende agricole in zona colpite dalla tromba d’aria che ha abbbattuto alberi e altri li ha spezzati, come recisi a metà altezza.
«La vita è sempre una lotta contro tutto. Tanti sacrifici sfumati in pochi secondi. Si perché una tromba d’aria non dura ore o giorni ma in pochi secondi devi contentarti di avere salva la vita. Purtroppo ciò che appare subito dopo è un campo di guerra. Come se fosse scoppiata una bomba».
La figlia di Valeria ha una bambina piccola che da quattro giorni dorme dai parenti «È stata meravigliosa, non si è mai lamentata».
«Ci siamo attivati con mezzi e trattori per liberare le strade e consentire ai mezzi dei Vigili del fuoco di arrivare alle aziende».
«Noi ci stiamo rimboccando le maniche, anticiperemo molte spese, ma se Comune, Regione, Stato non ci daranno una mano qualche azienda potrebbe non farcela a rimettersi in piedi».
Poi Valeria Bruni torna alla notte della tromba d’aria: «Appena fatto giorno ti rendi conto del disastro di ciò che devi affrontare, dei sacrifici andati in fumo e dopo poco devi svegliarti dallo stordimento, dalla paura e rimboccarti le maniche. Pensi a come puoi dare forza alla famiglia, che ha bisogno di te ora più che mai e in pochissime ore ti rendi conto che non sarai sola. Ieri mattina subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco, appena sorgeva il sole e arrivato qualcuno con la colazione e mentre nella notte ci consolavamo tra famiglie vicine con la stessa fortuna nella vita appena arrivato il giorno e stato meraviglioso vedere quanti sono arrivati lì».
«Ogni persona faceva qualcosa, chi con una vaschetta di sugo e salsiccia e fagioli chi con la forza lavoro, chi con qualsiasi cosa servisse. Un viavai di persone tra cui persone che anche in età avanzata hanno voluto esserci accanto come famiglia sia tra parenti che amici. Mi sono guardata intorno e gli abbracci le parole e i gesti hanno fatto il resto» prosegue.
«Voglio dire grazie a tutti uno ad uno compreso a chi oggi è ieri mi ha aiutato a portare via tutto il materiale volato nel raggio di un chilometro e mezzo da dove erano volati via. Voglio dire grazie a tutti coloro che mi hanno dato la disponibilità ad ospitare la famiglia di mia figlia, grazie alla zia Loredana e famiglia perché si sono presi cura della piccola Matilde senza farle subire nessun trauma.
«Grazie e una parola piccola corta che spesso si dice con superficialità ma se non ci fossero state tutte queste persone oggi sarebbe stata più dura e forse non ce l’avremmo fatta. Se stanotte ho ancora la forza di vivere lo devo alla vostra presenza telefonica fisica che sia stata ma c era. Vi voglio bene. E grazie per esistere ancora in un mondo di egoismo rancore odio e arrivismo. Non si è ricchi per denaro ma ricchi nella vita rispetto ai propri comportamenti».