GROSSETO – È ufficiale: Green Art Maremma, il progetto di rigenerazione urbana che integra arte murale e sostenibilità, diventa realtà.
Nato dalla visione di Claudio Reginali e sviluppato in collaborazione con Davide Braglia e la direzione artistica e curatoriale di Lapo Simeoni, Green Art Maremma gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Grosseto e dei Comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia e di Monte Argentario.
L’iniziativa è altresì patrocinata dalla consulta delle disabilità del Comune di Grosseto e da Save The Planet Aps. Riceve infine il sostegno di Enegan, Tuttauto Davitti, Innaga, Ecoteti, Vibralcementi, Fam, The Silver Group Real Estate, Giorgio Tesi Group, Cima infissi. Green Art Maremma si colloca come uno dei più significativi e imponenti progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte murale nella Regione della Toscana, condendo il tutto con un forte impegno ambientale.
Grazie a una collaborazione con artisti di rinomanza internazionale, Green Art Maremma andrà a trasformare le facciate del centro servizi Le Palme (via dei Barberi 108) in un vasto museo urbano di arte contemporanea, che si andrà snodare in 20 opere complessive, improntato all’ecosostenibilità.
L’aspetto green e sostenibile diventa così un impegno concreto per la tutela dell’ambiente, perseguito attraverso l’utilizzo di materiali, tecniche di finitura ecologica e tecnologia minerale attivata dalla luce, vedi Fotosan. Si tratta di una vernice trasparente che migliora la qualità dell’aria e sanifica l’ambiente; è un prodotto naturale che contiene acqua, biossido di titanio nanometrico di ultima generazione senza aggiunta di additivi chimici e si basa sul principio della fotocatalisi: grazie alla luce sia naturale sia artificiale, Fotosan sviluppa un effetto ossidante nei confronti di sostanze inorganiche e inorganiche, ripulendo l’aria della presenza di sostanza nocive e dannose.
Un primo importante step sarà celebrato sabato 14 settembre, alle 10, con l’inaugurazione delle prime due opere d’arte realizzate da Lapo Simeoni e Tellas, attualmente impegnati nelle ultime fasi di realizzazione e finitura.
L’iniziativa s’inserisce, inoltre, nel più ampio progetto della GreenWay di via dei Barberi, progetto di riqualificazione nell’ambito del Pnrr che, per il 2026, andrà a trasformare l’asse viario in una greenway urbana, collegando il centro storico a piazza De Maria e al Parco fluviale dell’Ombrone. Attraverso l’arte murale, il progetto mira a coinvolgere un vasto pubblico, grazie al coinvolgimento delle scuole della Cittadella dello studente e non solo: il progetto punta ad offrire un’esperienza inclusiva collaborando attivamente con l’Unione ciechi e ipovedenti e con le associazioni del territorio che dedicano il loro impegno al tema dell’inclusività. Infine, la sinergia che può nascere con il Parco della Maremma, così da contribuire alla promozione del turismo nel parco, offrendo percorsi che permetteranno ai visitatori di esplorare il cuore della Maremma.
Le opere e gli artisti:
Lapo Simeoni, per il progetto Green Art Maremma, ha reinterpretato e raddoppiato specularmente un quadro romantico dei primi del Novecento del noto artista di Santa Fiora Nicodemo Vagaggini, noto per la luminosità dei suoi paesaggi maremmani e toscani. Il murale, con la distesa di Castiglione della Pescaia al centro, include elementi naturali come il Padule e la vegetazione agreste, evocando la bellezza della Maremma. Utilizzando tecniche a spray, l’opera crea un dialogo tra passato e presente, intrecciando tradizione e innovazione. La rappresentazione speculare del paesaggio sfida la percezione visiva e sottolinea il rapporto tra arte e riflessione, invitando l’osservatore a riflettere sull’interazione con l’ambiente e sul valore dell’immagine.
Per il progetto Green Art Maremma (Gamm), Tellas ha realizzato un wall painting utilizzando colori pastello monocromatici, principalmente nelle tonalità dal verde scuro al verde chiaro, con elementi in giallo fieno. L’opera rappresenta una grafica stilizzata e semplificata del- la vegetazione tipica della Maremma, unendo elementi naturali del territorio, dal micro al macro, attraverso grandi campiture graduate. La parete è così diventata una personale diorama, simile a quelli dei musei di Storia Naturale. Questo approccio è pensato per creare un ambiente con il quale ogni visitatore può interagire, immaginando la vegetazione del territorio maremmano.