GROSSETO – L’Ente ottiene un finanziamento per la proposta presentata, finalizzata al monitoraggio, preservazione, valorizzazione e ripristino della biodiversità in aree protette.
Con il progetto MARNAT, presentato a gennaio 2024 il Parco della Maremma si aggiudica un importante finanziamento nell’ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità “National Biodiversity Future Center (NBFC)”, a valere sulle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione Europea NextgenerationEU.
Il progetto, presentato dal Parco con il supportato di un team di esperti esterni, prevede un complesso insieme di monitoraggi e ricerche su diverse specie di uccelli e di chirotteri, oltre all’elaborazione di studi su specie e habitat che caratterizzano l’area di espansione sulla golena dell’Ombrone.
Le principali specie di uccelli che saranno oggetto di studio sono l’Oca selvatica, il Falco Pescatore, il Biancone e alcune specie – come la Ghiandaia Marina – che nidificano in cavità.
Dell’oca selvatica (Anser anser) saranno studiati i movimenti e i comportamenti durante le fasi di foraggiamento (ovvero il pascolo nelle radure limitrofe all’Ombrone) e gli spostamenti migratori verso le aree di nidificazione.
La ricerca sul Falco pescatore, già molto strutturata nel Parco, vedrà l’istallazione di una nuova telecamera sul sito di nidificazione e l’apposizione di nuovi dispositivi satellitari per monitorare gli spostamenti degli individui. Oltre a questo, le risorse derivate dal finanziamento serviranno a incrementare e migliorare le analisi genetiche della popolazione di questa specie.
Per quanto riguarda il Biancone (un grosso uccello rapace che nidifica nei costoni rocciosi) il progetto consentirà la mappatura dei siti di nidificazione e, come per il Falco Pescatore, la marcatura con dispositivi GPS degli esemplari più giovani.
Per gli uccelli che nidificano in cavità, come la Ghiandaia marina e molte altre specie di rapaci notturni, sarà realizzato un sistema di cassette nido in grado di consolidare la presenza di queste importanti specie.
Infine il finanziamento coprirà alcune attività di monitoraggio dei chirotteri, già finanziate dal Parco, finalizzate al censimento delle specie presenti e all’individuazione e tutela dei siti rifugio.
Molte delle attività previste, compreso lo studio sulla golena dell’Ombrone, saranno caratterizzate anche dal coinvolgimento di volontari “non addetti ai lavori” nell’ottica della sempre più diffusa Citizen Science.
Le attività del progetto “Maremma Natura” (MARNAT) – finanziate per complessivi 173.000 euro divisi in 8 azioni specifiche, avranno inizio già dal settembre 2024 per terminare entro tredici mesi.
“Una bella notizia che segna una nuova stagione per la ricerca nel Parco della Maremma – afferma il presidente del Parco Simone Rusci – sempre più collegiale, internazionale e integrata. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione con ricercatori e personale esterno che conferma la validità della strategia di “apertura” messa in atto negli ultimi anni, continua Rusci.”