Il panorama socioeconomico contemporaneo è caratterizzato, ovunque nel mondo, da ritmi estremamente frenetici. La velocità con cui ognuno di noi gestisce le proprie routine e la comunicazione con le persone, a prescindere dalla loro posizione geografica, ci spinge a richiedere le medesime prestazioni anche durante gli spostamenti, facendo del trasporto aereo la soluzione più gettonata per le rotte a medio e lungo raggio. Oggi i viaggiatori hanno la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di opzioni per volare, dalle compagnie di bandiera alle low cost passando per le agenzie come Fast Private Jet per noleggiare un aereo privato, ma in passato tutte queste alternative non esistevano. Negli anni in cui nacque la Sisa, che di fatto è stata la prima compagnia aerea privata italiana, il panorama dell’aviazione era infatti molto diverso rispetto allo scenario che conosciamo oggi. A circa un secolo dalla nascita della prima compagnia aerea italiana, fondata nel 1922 dai fratelli Cosulich, scopriamo nelle prossime righe alcuni interessanti cenni storici sulla nascita della Sisa e sulla sua interessante storia.
Sisa: tutto ciò che c’è da sapere sulla prima compagnia aerea privata italiana
Il nome Sisa rappresenta un acronimo che, di fatto, sta per Società Italiana Servizi Aerei. Come già precedentemente accennato, la compagnia fu fondata nei primi anni ’20, con i fratelli suoi fondatori che diedero inizio al loro percorso professionale nell’ambito della formazione di piloti di idrovolanti. Alla Sisa è dovuto anche il plauso di essere stata la prima realtà dedita ai trasporti ad ospitare dei passeggeri a bordo dei velivoli, utilizzati su tratte italiane. Per scoprire la storia della Sisa bisogna fare un passo indietro al 1921, anno in cui i fratelli Callisto, Fausto e Alberto Cosulich acquistarono un biplano FBA Type H dismesso dopo aver prestato servizio nella Regia Marina. Va detto che i tre erano già responsabili della fondazione di un’impresa armatoriale di Monfalcone, oltre che del Cantiere Navale Triestino, tutt’oggi operante come Fincantieri. Il biplano sarebbe servito per trasportare in maniera esclusiva gli ospiti di una struttura ricettiva di loro proprietà.
Si trattò di un primo tentativo, particolarmente riuscito, di volo con passeggeri, particolarmente apprezzato dalla pletora di clienti, tanto da rendere l’esperienza un contorno per le attività turistiche offerte all’interno degli alberghi. Arriviamo, quindi, al 1922, anno in cui la Sisa viene, di fatto, fondata, a Lussinpiccolo, attuale Croazia. La compagnia mosse i primi passi, come detto, come scuola di formazione per piloti di idrovolanti civili e militari, oltre che per valorizzare la proposta di voli turistici tra Venezia e Portorose. Solo due anni dopo, però, le cose cambiarono, dando inizio ad una vera e propria escalation in termini di successi. Nel 1924, infatti, i tre fratelli iniziarono ad offrire con una cadenza pressoché regolare, voli di collegamento tra Venezia e Trieste, utili come prova utile a comprendere l’effettiva richiesta in termini di budget per poter offrire ai clienti simili operazioni in maniera più frequente e costante.
Fu nel 1926 che la linea di collegamento tra Trieste e Torino fu inaugurata, con un evento trionfante in cui avvenne il volo dimostrativo di due coppie di idrovolanti, in partenza da Torino e Venezia in contemporanea. Questa prima esperienza non mancò in termini di problemi tecnici ed inconvenienti di sorta, nonostante sancì l’inizio di una brillante carriera nel mondo dell’aviazione per i tre fratelli che, di lì a poco, avrebbero offerto sempre più tratte in nord Italia. All’alba degli anni ’30, la Sisa venne assorbita dalla Società Aerea Mediterranea che, nel 1934, si trasformò a sua volta nell’Ala Littoria, ponendo fine all’azienda dei fratelli Cosulich.