GROSSETO – Un attento studio effettuato da un’azienda statunitense ha voluto approfondire tecnicamente il comportamento degli smartphone quando non li usiamo. Ebbene arriva la conferma che nei sistemi operativi dei nostri smartphone (qualsiasi marchio esso sia) il software, sfrutta il microfono per ascoltare le nostre conversazioni.
Quindi, dopo i nostri discorsi con amici, parenti, figli, essi “capiscono” qual è il target di mercato e quali prodotti ci interessano.
Occasione ghiotta per i grandi imprenditori di advertising che non hanno perso l’occasione di chiudere accordi economici miliardari con i produttori. Capita infatti spesso che dopo aver parlato di argomenti specifici, sui social, piuttosto che sui browser, appaiano pubblicità di quei prodotti appena menzionati.
Questo studio confermato dall’azienda GMC mette sotto pressione tra gli altri Google ed Apple che probabilmente saranno invitati a prendere provvedimenti in merito. Ma nel nostro piccolo, come facciamo ad evitare che questo accada ancora?
Beh, le impostazioni da modificare sul proprio smartphone sono tante e comunque non è garantito che il servizio si disattivi. L’unico metodo è spegnere il dispositivo (senza il quale però non possiamo fare praticamente nulla). Alternative non ce ne sono. E poi parliamo di privacy nei tribunali?