CASTELL’AZZARA – Quando la passione chiama, Paolo risponde. Così, anche questo 2024 Paolo Rossi, partendo dalla sua Castell’Azzara come tecnico nazionale è partito per il Campionato Mondiale di tiro con l’arco da caccia. Organizzato a Moosburg, in Austria, terminerà il 9 settembre.
Il tecnico è alla guida di 57 arcieri della Fidasc (Federazione italiana discipline armi sportive da caccia), che si sono uniti alla squadra nazionale di tiro con l’arco.
Alla competizione, sia maschile che femminile, si gareggia con il longbow, l’arco ricurvo, il compound e lo storico, in varie categorie.
Negli ultimi 3 anni la Fidasc ha portato dal mondiale un discreto medagliere di ori, argenti e bronzi.
Paolo Rossi: «Abbiamo iniziato in pochi, con una associazione, oggi siamo 81 asd con oltre 3500 iscritti, è un sogno che si realizza»
Per Paolo Rossi, tirare con l’arco e seguire gli arcieri Fidasc vestiti d’azzurro è una vera gioia nonché il coronamento di un sogno. «Diciamo che non ricordo quando ho scoccato la prima freccia, penso che questa passione sia nata con me – racconta Paolo – man mano che passano gli anni cresce con me. Ho iniziato insieme a poche persone, formando un’associazione e riuscendo a far parte della Fidasc inserendo tra le sue 11 discipline anche il tiro con l’arco da caccia».
Poi sono fiorite le altre associazioni con la loro medesima passione. «Oggi siamo 81 associazioni sportive in tutta Italia, con circa 3500 iscritti – dice con orgoglio Paolo – divulgare questa disciplina a tante persone per me è il sogno più bello».
Paolo è tecnico e coordinatore nazionale di tiro con l’arco da caccia da 12 anni. «Il mio compito da tecnico è selezionare i partecipanti italiani – racconta – devo scegliere tra le persone che durante l’anno hanno raggiunto i migliori punteggi nelle varie competizioni del circuito, e costruire così la squadra nazionale da portare nelle varie competizioni a livello mondiale».
Con lui c’è uno staff composto da 6 persone, e gestiscono i vari campionati: dagli aspetti del regolamento al contatto diretto con la Federazione riconosciuta dal Coni.
I boschi di Castell’Azzara ispirazione per la disciplina
Alla domanda se Castell’Azzara abbia o meno dato un valore aggiunto alla sua passione, Paolo è certo. «Abito in un posto fantastico – dice chiaramente – circondato a 360 gradi da boschi. Castell’Azzara mi ha aiutato tanto nello sviluppare percorsi di tiro e sperimentare i vari regolamenti, trasformandoli da teorici a pratici, valutando se potevano essere sviluppati o pure no».
Il bosco è un elemento fondamentale per la disciplina così come l’allenamento, anche se alcuni pensano che per il tiro con l’arco sia un aspetto assolutamente marginale. «Le nostre tipologie di gare si sviluppano all’interno dei boschi – conclude Paolo – Ogni percorso si snoda mediamente su 3,5km di tracciato, è uno sport che non sempre richiede tanto allenamento ed è per tutti ma fino ad un certo livello. Come tutti gli sport ci sono allenamenti fisici e mentali specifici, mirati sull’atleta. Rimangono un aspetto fondamentale per la concentrazione e la prestazione sportiva».