ROCCASTRADA – Minacciano di non pagare la Tari se non viene risolta la situazione dei cassonetti per l’immondizia. un gruppo di famiglie sta promuovendo una raccolta firme da sottoporre al sindaco di Roccastrada.
Le 16 famiglie sono residenti nell’angolo del comune di Roccastrada rappresentato da via del Quadrone e zona Defizio.
«Da oltre un anno, infatti, viene segnalata al Comune (sindaco Francesco Limatola e assessore Emiliano Rabazzi) e per suo tramite a Sei Toscana la situazione insostenibile dei due punti di raccolta rifiuti situati in via del Quadrone (nel tratto nel comune di Roccastrada) e in località Defizio (il punto è specificato nella lettera al sindaco che allego anche in formato word), a confronto con il punto di raccolta di Civitella Paganico (sulla stessa via del Quadrone nel tratto di competenza) accanto alla distilleria Nannoni» affermano le famiglie.
«Sono state proposte anche ipotesi di soluzione di cui verificare la fattibilità insieme al comune, ma non è stato dato riscontro. I cassonetti sono presi d’assalto da gente di passaggio (trovandosi in punti facilmente raggiungibili, non protetti, isolati e non sorvegliati da telecamere) che getta di tutto: batterie, lavatrici, computer, televisori, frigoriferi, mobilia, tubi di luci a neon…)».
«Non solo ma in via del Quadrone i cassonetti sono pericolosamente posizionati sul bordo della strada, che – già stretta – viene ulteriormente ridotta. Dietro c’è una fossetta, sulla quale periodicamente si ribaltano spargendo il contenuto nei campi circostanti. L’altra piazzola al bivio aratrice, dove via del quadrone incrocia la provinciale del Tollero è ancora peggio, dato che la provinciale è assai trafficata e basta accostare con la macchina e lanciare i sacchetti (come evidentemente fanno in molti a giudicare da quello che c’è intorno). I bidoni, inoltre, sono sempre pieni e intorno c’è di tutto: cartacce, bottiglie, sacchetti di plastica vuoti».
I firmatari «comprendono le difficoltà per il Comune, capiscono che contro la maleducazione della gente non c’è molto da fare, ma questa situazione è vergognosa, indecorosa e indegna di una zona abitata da persone civili».