PAGANICO – «Come ormai noto, la nostra Pro Loco da diversi anni è costretta a combattere una battaglia estenuante e paradossale per tutelare la tradizione paganichese, ovvero il Palio della Granocchia» afferma il consiglio della Pro Loco Paganico.
«Estenuante perché condotta contro soggetti che, in virtù di una presunta sensibilità verso gli animali, mirano a cancellare ogni evento non gradito con una modalità intimidatoria che prevede giornalate, diffide e denunce; paradossale perché, sebbene questi soggetti esprimano un sentimento fortemente ideologico rappresentativo di una piccola minoranza della popolazione, appare evidente che negli ultimi anni sono riusciti ad acquisire un peso significativo e una notevole influenza, supportati sicuramente dalla frequente attività condotta dai loro conosciutissimi uffici legali».
«E allora, visti questi presupposti, probabilmente quando le associazioni animaliste hanno iniziato la loro guerra al Palio della Granocchia pensavano di poter chiudere la partita velocemente, così come si vantano di aver fatto in molti altri contesti in tutta Italia, ovviamente senza pensare alle conseguenze negative del loro agire» prosegue la nota.
«Peccato che non avessero fatto i conti con noi, i paganichesi: mille anime che una volta all’anno, per nove giorni, si uniscono intorno alla loro festa e al loro Palio, la tradizione che rappresenta il passato, il presente e il futuro di questo borgo. Consapevoli di ciò, la nostra battaglia l’abbiamo iniziata e la stiamo faticosamente portando avanti, supportati anche da tutti quei soggetti che, al contrario, credono nell’importanza di questa manifestazione e di tutto ciò che le gira attorno».
«Proprio per questo ribadiamo che domenica 1° settembre, alle ore 18 circa, si correrà come da programma il 46° Palio della Granocchia».
«Vogliamo rivolgendoci direttamente a chi, ogni giorno, tenta di strapparci la nostra storia: innanzitutto, il presunto “silenzio” tenuto dalla nostra associazione è dovuto unicamente alle circostanze. In primis non rientra nel nostro stile rispondere a provocazioni gratuite da parte di personaggi in cerca unicamente di visibilità. Inoltre, visto il lavoro che gli organi competenti stanno conducendo, nell’ultimo periodo abbiamo sempre preferito mantenere un profilo basso, consapevoli che ogni parola pronunciata avrebbe potuto essere distorta e strumentalizzata» continua il comitato.
«Lo stesso non si può dire di coloro che si definiscono “animalisti”, viste le dichiarazioni poco consone rilasciate nelle passate settimane. Quando infatti si afferma che a Paganico c’è un ambiente “ostile e aggressivo” non solo si mente spudoratamente, ma si cade nella vera e propria diffamazione. Si offende un paese intero che dedica anima e corpo ad accogliere migliaia di persone provenienti da ogni dove e che mai ha negato a nessuno di godere della propria festa».
«Siamo stati più volte definiti dai seguaci delle associazioni animaliste “ritardati”, “uomini di neanderthal”, “celebrolesi”, “persone infelici”, “barbari” e siamo addirittura stati accusati di offrire uno “spettacolo poco educativo per i poveri bambini che assistono”, eppure mai abbiamo voluto fare le vittime. Abbiamo anzi invitato chiunque a seguire da vicino il nostro Palio (peraltro l’accesso è libero e gratuito) e lo ribadiamo anche quest’anno; forse così facendo anche voi, detrattori della nostra tradizione, riuscireste finalmente ad assaporare la magia che si respira la domenica del Palio, toccando con mano la cura maniacale che sta dietro l’organizzazione dell’intero evento. Ma è ovvio che tutto questo a voi non interessa. E allora sappiate che il Palio della Granocchia si farà e che noi saremo qua. Viva il Palio, viva Paganico!».