CAPALBIO – Un concorso d’arte che da anni va a braccetto con la sagra del cinghiale. Se la cosa vi pare insolita evidentemente non siete mai stati a Capalbio dove i due eventi sono legati indissolubilmente. Lo sono da sempre, da quando l’ex sindaco Gastone Franci decise di far diventare Capalbio un magnifico atelier a cielo aperto, con artisti che dipingevano en plein air ritraendo i vari spazi della piccola Atene, come una romantica Parigi bohémien. L’idea era quella di riempire il centro di pittori all’opera.
Il concorso negli anni è cresciuto, curato da Franci, figura forte e volitiva, come un piccolo gioiello. Aperto a tutti gli artisti, anche i bambini, e molto amato dagli artisti locali.
Quando Gastone Franci è morto, nel 2022, a pochi giorni dall’inizio della sagra, la decisione: intitolare proprio a lui il premio d’arte che aveva fatto nascere e crescere. Da due anni abbinato alla Sagra del cinghiale c’è dunque il premio Gastone Franci, e il logo è il profilo stilizzato proprio dell’ex sindaco.
«In principio gli artisti dipingevano per le vie del paese – racconta Ludmilla Peroni, storica collaboratrice di Franci e organizzatrice del premio – poi negli anni le tecniche artistiche sono cambiate. Si è passati da vedute, acquerelli, disegni ad un concorso di Arti visive che abbracciava le più svariate discipline artistiche includendo ad esempio l’arte tessile, il fumetto, la scultura».
«Ogni anno scegliamo una tecnica pittorica o uno stile differente. Ad esempio la carta: che significa usarla nelle maniere più disparate, anche per fare una scultura. Il concorso è sostenuto da Comune di Capalbio, Terre di Sacra, Valle del buttero e Banca Tema. Questo ci consente di dare dei premi in denaro ai vincitori. In cambio, le loro opere, resteranno nella disponibilità degli sponsor».
Il tema di questo anno è L’arte del riciclo creativo – il rapporto tra l’arte e l’ambiente. Che non significa necessariamente che i rifiuti diventano arte ma che vengono utilizzate cose che in precedenza avevano un uso differente. Il fine ultimo, come sempre, rappresentare Capalbio. Che non significa fare una veduta del paese, ma rappresentare il comune in vari modi anche in forma astratta. Sono ammesse tutte le forme d’arte.
La mostra con le opere degli artisti sarà esposta nelle sale del frantoio dal 4 all’8 settembre, in concomitanza della 59esima sagra del cinghiale, e domenica alle ore 16, sempre al Frantoio ci sarà la premiazione delle opere
Il prossimo anno, in occasione del 60º anniversario della sagra è prevista una grande mostra esposta a palazzo Collacchioni, il soggetto questa volta sarà il Cinghiale, rappresentato con qualsiasi tecnica: “Fallo come ti pare, ma fammi un Cinghiale”.