GROSSETO – «Questa è una terra bellissima» così il questore Antonio Mannoni saluta la Maremma prima di lasciare il proprio incarico alla Questura di Grosseto.
«Questi sono stati tre anni intensi, abbiamo affrontato tante cose. Ho vissuto qui in maniera permanentemente e non da pendolare. Questa terra resterà nel mio cuore».
Poi il questore ha elencato un po’ di dati: 123 persone arrestate e 1.181 denunciati. 37 mila chiamate al 112, «segno che c’è fiducia nella polizia».
E ancora 14.175 pattuglie, 22.990 passaporti rilasciati, 5.795 porto d’armi e 25.567 permessi di soggiorno, 308 espulsioni e 149 rimpatri.
Ancora 78.154 persone controllate, 16.359 posti di controllo, 61 avvisi orali, sette sorveglianze speciali, 16 ammonimenti per stalking, 17 per violenza e uno per cyberbullismo. Infine 23 Daspo e 69 Dacur.
Al posto di Mannoni, a dirigere la questura arriverà, da Biella, Claudio Ciccimarra.
«Nell’accingermi a lasciare l’incarico di questore di Grosseto, desidero salutare e ringraziare questa meravigliosa provincia che mi ha accolto con grande affetto.
Voglio ringraziare in particolare tutte le autorità civili, militari, religiose, dell’ordine giudiziario, rappresentanti della società civile e tutti gli attori istituzionali che partecipano al tema sicurezza, con i quali ho proficuamente collaborato in questi tre anni, a partire dal Prefetto, i responsabili delle forze di polizia e dei Vigili del Fuoco. Cosi come le amministrazioni comunali, con le quali vi è sempre stata un’eccellente interazione e particolarmente con l’amministrazione comunale di Grosseto, a partire dal Sindaco, con il quale abbiamo sempre condiviso le strategie sulla sicurezza, tenendo sempre ben presenti le aspettative dei cittadini grossetani.
Ringrazio inoltre tutti gli organi di informazione che ci hanno aiutato a veicolare adeguatamente le nostre azioni per il mantenimento della sicurezza pubblica.
Sono stati anni molto intensi, durante i quali ho sentito molto forte la responsabilità della gestione della sicurezza pubblica nelle sue varie sfaccettature e in relazione alla quale ho cercato di esprimere il massimo impegno professionale senza risparmiarmi e senza riserve.
Tante sono state le questioni delicate che ho dovuto affrontare e risolvere con forza e determinazione, avvalendomi della preziosa collaborazione dei miei colleghi e di tutti gli operatori della Questura di Grosseto, che ringrazio sinceramente per la professionalità e il grande impegno profuso, con abnegazione, al mio fianco. L’approccio è stato da subito quello di immedesimarmi nei desideri e nelle esigenze dei cittadini grossetani, verso í quali ho sempre voluto mantenere aperto un canale privilegiato di ascolto, sia per le problematiche di carattere generale ma anche per quelle che singolarmente mi sono state rappresentate, cercando sempre di dare risposte concrete, efficaci e tempestive. Lascio una città e una provincia più sicure, dove non abbiamo consentito alla criminalità organizzata di infiltrarsi, come purtroppo accade in altre realtà, e dove i reati sono in generalizzato calo.
Vado via soddisfatto del lavoro sviluppato e consapevole che molto altro dovrà ancora essere fatto, ma soprattutto vado via con il ricordo di questi tre anni bellissimi vissuti intensamente in questa terra stupenda che rimarrà per sempre impressa nel mio cuore!».