CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Sono stanca, arrabbiata, delusa e amareggiata per tutto quello che è successo, di come le persone trattano il bene pubblico e non solo. Facciamo di tutto per portare il bello e la cultura e questi episodi, unici, distruggono il lavoro di anni». Così la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi commenta la notte di vandalismo e violenza che ha segnato il paese: una rissa per futili motivi sul lungomare degenerata con due ragazzini minorenni che si sono colpiti a coltellate; le scalinate di piazza Orto del Lilli con i gradini spaccati e scardinati; la tappezzeria dei sedili delle navette extraurbane di AT tagliata e strappata.
«I danni subiti sono enormi – continua la sindaca – dobbiamo chiudere la scalinata della piazza principale del paese per garantire la sicurezza di chi passeggia perché non è ripristinabile in poco tempo, ci sono eventi importanti in questi giorni ai quali parteciperà molta gente e dobbiamo tutelare l’incolumità dei nostri ospiti. Cerchiamo di offrire un servizio ai nostri giovani con bus navetta per raggiungere le località limitrofe di Grosseto e Marina, ma i nostri mezzi di trasporto vengono presi di mira e danneggiati in continuazione. Le scazzottate tra ragazzi ci sono sempre state, anche 30 o 40 anni fa uscivano dalla discoteca e si picchiavano, ma tutto finiva lì! Non girava alcool e droga a fiumi come ora, soprattutto tra i minorenni, non c’era l’inciviltà che oggi colpisce sempre di più i nostri giovani. Non sono più tollerabili queste baby gang che arrivano, distruggono e se ne vanno via come se niente fosse. È vero, ci sono situazioni problematiche e difficili da gestire, ma quello che oggi più mi rammarica è che la mia generazione ha evidentemente fallito se non siamo più in grado di tenere sotto controllo la nostra società, mancano i valori più semplici del rispetto e dell’educazione, nessuno si prende più le proprie responsabilità, tutto ciò che accade è sempre colpa di qualcun altro e prevale l’inciviltà e la noncuranza. I social, purtroppo, amplificano ulteriormente quello che accade ed uno dei mali della nostra società è proprio questo continuo rimbalzare da una parte all’altra su tutti i canali mediatici».
«Ragazzi minorenni che girano con un coltello in tasca – conclude la prima cittadina -, cosa hanno alle spalle? Quale famiglia? Quale società? Non possiamo essere la società del proibizionismo con ordinanze per impedire tutto. Saremmo sicuramente più agevolati se avessimo un numero maggiore di agenti delle forze dell’ordine in presenza, non basta neppure l’esercito, è evidente, in un paese che decuplica le presenze giornaliere durante il periodo estivo. Se dobbiamo usare il pugno duro lo useremo, cominceremo a fare ordinanze per il divieto di vendita di alcolici in tutti i locali da un certo orario in poi, non solo ai minori, e chiusura ad un determinato orario degli esercizi commerciali che vendono alcolici e super alcolici. Cercheremo di capire se tutto questo è fattibile. Come legale rappresentante dell’amministrazione chiederò i danni di immagine in ogni competente sede giudiziaria nei confronti dei responsabili».