GROSSETO – “I dati provenienti dalla piattaforma pubblica nazionale in queste ore hanno certificato ufficialmente il superamento dell’obiettivo, ovvero il mezzo milione di firme on line che da sole rappresentano già il raggiungimento della soglia necessaria per ottenere il via libera al referendum da parte della Corte di Cassazione”.
“Il tutto senza contare quanto già raccolto in forma cartacea anche in provincia di Grosseto attraverso i banchetti predisposti da tutte le organizzazioni che hanno dato vita nelle scorse settimane al comitato referendario provinciale”.
Lo fa sapere Anpi Grosseto, comitato provinciale “Norma Parenti”.
“Il traguardo raggiunto è frutto del boom delle sottoscrizioni che in tutta Italia ha visto il coinvolgimento di cittadine e cittadini in relazione al quesito referendario per l’abolizione della legge sull’Autonomia Differenziata. L’obiettivo tuttavia non era semplicemente quello del raggiungimento di quota 500mila, e rappresenta solo l’inizio di una mobilitazione che proseguirà per il resto del mese di agosto fino all’ultimo momento utile di settembre, in modo da ampliare ulteriormente le sottoscrizioni da depositare, debitamente certificate, alla Corte di Cassazione”.
“Un risultato che dovrebbe far riflettere il Governo, nonché l’attuale maggioranza parlamentare che lo sostiene, sull’opportunità di riconsiderare la legge Calderoli e le forzature attuate ai danni dell’unità territoriale e della stessa tenuta del Paese a causa delle crescenti diseguaglianze”.
Con le adesioni online che hanno registrato numeri record in tempi brevi, l’impegno del Comitato Referendario Provinciale si concentrerà adesso in modo particolare sulla moltiplicazione dei banchetti che capillarmente sono distribuiti in tutta la Maremma, dalle città ai comuni più piccoli, dalle aree interne per arrivare ai luoghi di vacanza e di villeggiatura.
Un modo efficace per incontrare centinaia di persone e spiegare loro i tanti motivi per una campagna che intende dire “Sì all’Italia unita, libera e giusta”, travalicando le peculiarità delle singole forze sociali, sindacali e politiche che insieme hanno promosso la battaglia del referendum per evitare che vengano cancellate importanti conquiste democratiche come il welfare universalistico, la scuola pubblica, il servizio sanitario nazionale, i contratti collettivi, la salute e la sicurezza sul lavoro, le politiche ambientali e quelle industriali.
A far parte del comitato promotore in provincia di Grosseto tutte le realtà già presenti a livello nazionale, ovvero Anpi, Arci, Cgil e poi centro studi per la scuola pubblica, Cobas, Coordinamento No Autonomia Differenziata, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Legambiente, Libera, Rete dei Numeri Pari – Working Class Hero OdV, Uil.
Altrettanto rappresentative le forze politiche che supportano anche la raccolta delle firme attraverso le proprie strutture ed autenticatori, come Grosseto Città Aperta, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano, Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Socialista Italiano, Sinistra Civica Ecologista e Sinistra Italiana.