
SCARLINO – Un intero paese in festa a Scarlino per le celebrazioni delle Carriere del 19, una tradizione che torna nel borgo e coinvolge tutti.
Ieri mattina, dopo la processione tradizionale processione dalla chiesa di San Martino fino a quella di San Donato dove il vescovo emerito di Grosseto, Rodolfo Cetoloni, ha celebrato la messa con la benedizione dei gonfaloni, nel pomeriggio la grande sfilata del corteo storico.
Partito da piazza Garibaldi, con il drappello comunale seguito dalle contrade di Centro, Rocca e San Donato, al corteo si sono aggiunti anche gli sbandieratori e musici di Massa Marittima, il corteo storico di Gavorrano e una rappresentanza di Batignano, che insieme hanno proseguito verso il piazzale castello dove si sono tenuti i giochi delle bandiere e la sfida di tiro con l’arco. Gli arcieri delle compagnie “09 Leon Apiana Extirpe” e la “Gherardo Leonardo d’Appiano” hanno indossato per l’occasione i colori delle tre contrade. Ad ottenere il miglior risultato è stato della coppia Maurizio Grandi e Riccardo Bini per la Rocca. Tornati in piazza Garibaldi, il sindaco Francesca Travison ha dedicato un momento a due giovanissimi scarlinesi che hanno ottenuto risultati importanti nelle loro discipline sportive: Andrea Dondoli, classe 2007, che ha vinto la medaglia d’oro nei 100 rana ai Campionati Italiani Juniores e Emma Bottoni, 10 anni, che a Montalcino nei giorni scorsi ha siglato con il suo punteggio il record italiano nel tiro con l’arco.
Poi è stata la volta della staffetta, la corsa che dà il nome alla festa, le tradizionali Carriere: i corridori estratti a sorte per ogni contrada si sono sfidati per le vie del borgo e ad avere la meglio è stato il Centro, dopo 28 anni. Alle Carriere hanno preso parte anche i ragazzi ospiti del Cottolengo in attesa del riconoscimento di rifugiati politici: due di loro alla fine della gara hanno avuto un malore dovuto alla grande fatica, fortunatamente però per entrambi nulla di grave. La sera invece di fronte all’ingresso del Palazzo comunale si è tenuta la rappresentazione teatrale, replicata più volte per dare a tutti la possibilità di vederla.
«È stata un’emozione fortissima perché dopo 8 anni siamo riusciti, grazie alla caparbietà della mia squadra e all’associazione Pro Scarlino, a riportare a Scarlino la nostra festa. Ho sempre detto che la fiammella doveva restare accesa perché da quella piccola luce poteva rinascere una tradizione andata persa. Quella piccola fiammella ha dato i risultati sperati: con il cuore colmo di gioia, voglio ringraziare chi ha sempre creduto nella possibilità di riaccendere la fiamma, quel gruppo di ragazzi che lo scorso anno hanno dimostrato che c’era ancora la voglia di celebrare la nostra festa, il presidente della Pro Scarlino Maurizio Bizzarri e tutta la Pro Scarlino, l’associazione dei cacciatori, chi ha preso parte al corte storico, i corridori, le associazioni di tiro con l’arco, tutti coloro che sono stati con noi. Siamo riusciti insieme a dare al nostro paese un nuovo inizio, quella fiammella oggi è un fuoco che arde e io voglio dire grazie a chi lo ha alimentato».
«Per tutti noi scarlinesi è stata una giornata bellissima – dichiara Bizzarri –: abbiamo rivissuto i fasti del passato e finalmente siamo tornati a festeggiare le Carriere del 19. È stato l’inizio: la nostra associazione sta crescendo, abbiamo raggiunto quota 120 associati e i presupposti per continuare a lavorare su questa strada sono ottimi. L’Amministrazione comunale ha dato il supporto necessario, noi abbiamo fatto il resto e le persone ci hanno confermato che la nostra festa è attesa. Il pubblico era tantissimo, più di quanto ci aspettavamo. Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte all’organizzazione e mi auguro che questo sia appunto solo il punto di partenza, per Scarlino e per gli scarlinesi»
Abbiamo seguito la giornata con le foto di Giorgio Paggetti.