
MARINA DI GROSSETO – Erba alta e secca, bottiglie rotte, lattine, rifiuti abbandonati, una fontana usata come cassonetto, un giardino che è diventato terra di nessuno. Stiamo parlando di Villa Gaia, a Marina di Grosseto, dove, a quanto raccontano alcuni imprenditori che hanno attività in zona, ogni sera bivaccano gruppi di persone che lasciano ovunque le tracce del proprio passaggio.
Nei giorni a cavallo di Ferragosto un gruppo di ragazzi aveva steso lenzuoli bianchi con scritte “i padroni fanno solo tik tok” e una cassa da morto di cartone. In quel caso erano state chiamate le forze dell’ordine.
Aldilà di questo l’area sembra proprio «abbandonata al proprio destino dal Comune». Cavi che penzolano, sportelli delle cabine di acqua e luce divelti, erba alta, secca e mai tagliata, pericolosa per incendi, ma anche rifugio di animali (topo, piccoli serpenti) e insetti.
«Quella che poteva essere una risorsa, un fiore all’occhiello, è invece un luogo di degrado, dove i turisti hanno paura ad avventurarsi e non più frequentabile dai cittadini» racconta che vive e lavora in zona. «Crediamo che Marina meriti di più. La bellezza non è solo la scritta alla rotonda in entrata al paese, ma una manutenzione ordinaria che è sempre più carente, non solo per le aree verdi, ma anche per le strade e i marciapiedi».