GROSSETO – «Scene da “ far west”, quelle a cui hanno assistito i cittadini grossetani ieri in pieno giorno e con la stazione ferroviaria piena di famiglie e bambini in attesa dei mezzi pubblici, in piazza Guglielmo Marconi» a dirlo il sindacato autonomo di Polizia.
«Tutto è iniziato quando, attorno alle 12.15, le urla disperate di una persona hanno squarciato la tranquillità della mattinata. Un uomo aveva appena accoltellato due uomini, colpendo il primo al cuore e il secondo ad un braccio. Le ferite riportate da una delle vittime, riversa a terra in una pozza di sangue, sono apparse da subito gravissime al vice comandante della Polfer intervenuto. Il poliziotto si è immediatamente avvicinato alla vittima, tentando di prestargli soccorso, e allertando nel frattempo i soccorsi».
«Successivamente con l’ausilio determinante di un collega della Questura, libero dal servizio, e attirato dalle grida, hanno iniziato un inseguimento dell’aggressore, che nel frattempo si era dato alla fuga, dapprima con l’auto privata del poliziotto e successivamente a piedi, dimostrando una freddezza e una determinazione encomiabili. L’inseguimento per le vie della città si è concluso con una colluttazione durante la quale il poliziotto libero dal servizio è stato ferito mentre l’aggressore è stato bloccato e arrestato. Il fermo è avvenuto in condizioni di estrema difficoltà, con l’uomo ancora in possesso dell’arma e visibilmente fuori controllo» prosegue il sindacato.
«Le immagini di quanto accaduto sono difficili da descrivere per una città come Grosseto, abituata a ben altro livello di tranquillità. Tuttavia, è proprio in questi momenti che emerge l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine. Se non fosse stato per l’intervento tempestivo e il grande coraggio dei due poliziotti, la situazione avrebbe potuto degenerare ulteriormente, con conseguenze ben peggiori».
Clementina Eger, segretario provinciale del Sap (sindacato autonomo di Polizia) di Grosseto, interviene dicendo: «Quello che è accaduto ieri è l’emblema dello spirito di sacrificio e del senso del dovere che anima i poliziotti. Anche liberi dal servizio, sono sempre pronti a intervenire per proteggere i cittadini, a costo di mettere in pericolo la propria vita. Non possiamo che essere orgogliosi di questi colleghi che, con professionalità e coraggio, hanno evitato che una tragedia si potesse trasformare in qualcosa di ancora più grave».
«L’episodio sottolinea, ancora una volta, come la sicurezza della città di Grosseto sia garantita non solo dal quotidiano lavoro delle forze dell’ordine, ma anche dal costante impegno del Prefetto e delle autorità locali, che attraverso tavoli tecnici e servizi specifici continuano a mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione e la repressione dei crimini. I cittadini di Grosseto sanno di poter contare su poliziotti che, non si tireranno mai indietro di fronte alla necessità di ripristinare la legalità».
«Un ringraziamento sincero va a tutte le donne e agli uomini della Polizia di Stato di Grosseto che ogni giorno sono impegnati per garantire la sicurezza della collettività e nella difesa dei diritti dei cittadini, oggi in particolare – conclude Clementina Eger -, va ai due colleghi protagonisti di questo intervento eroico, che con il loro esempio hanno mostrato ancora una volta cosa significhi indossare una divisa: essere sempre pronti a servire e proteggere, anche al di là del dovere».