GROSSETO – Quella del 2024 non sarà ricordata come la migliore estate per il turismo nella nostra provincia. Non ci sono ancora i dati definitivi sulle presenze, la stagione è ancora in corso, ma al di là dei numeri, che sono fondamentali per comprendere il fenomeno, c’è da chiedersi quale sia lo stato di salute del turismo in Maremma.
La domanda ce le dovremmo porre ogni anno, soprattutto dopo il periodo del Covid e dopo l’exploit di quegli anni, quando la provincia di Grosseto aveva fatto registrare numeri record di presenze, sia nelle strutture alberghiere che negli agriturismi o nelle cosiddette “secondo case” in affitto.
Una domanda che quest’anno la poniamo noi, ancora in piena stagione, subito dopo Ferragosto. Lo facciamo, non perché vogliamo alimentare polemiche o cercheremo lo scontro, ma lo facciamo nello spirito che da sempre alimenta la nostra missione: raccontare la Maremma.
Ebbene, vogliamo raccontare quello che sta succedendo in questi giorni nel nostro territorio, che in agosto accoglie migliaia di turisti. Tanti sicuramente sono soddisfatti, ma un indicatore che per noi è come un campanello di allarme rispetto al passato ci ha fatto percepire che qualcosa che non va c’è. Anche più di qualcosa.
Non era mai accaduto infatti, e parliamo della storia della nostra redazione, 13 anni, che arrivassero così tante segnalazioni al nostro giornale di situazioni critiche che riguardano il turismo. Certo, rispetto alle migliaia di persone che soggiornano in Maremma, alcune segnalazioni possono rappresentare quasi una percentuale fisiologica, ma non è proprio così. Non è così immediato scrivere ad un giornale del posto in cui si va in vacanza appena c’è una cosa che non va. Crediamo che le segnalazioni che ci sono arrivate siano soltanto la punta di un iceberg. Insomma non casi isolati.
Ma cosa segnalano i turisti: cosa c’è che non va?
Ci sono situazioni che riguardano la qualità dei servizi, segnalazioni sui prezzi, situazioni di degrado e sporcizia e casi gravi come ad esempio quello di una famiglia in vacanza in un agriturismo che ha trovato topi morti e scarafaggi nell’alloggio prenotato. Qualcuno ha mandato mail, scrivendo anche agli organi competenti per denunciare le criticità, altri ci hanno telefonato in redazione. Tra questi anche il caso di una coppia che ha dovuto rivolgersi ai carabinieri per risolvere una questione legata al pagamento del parcheggio della propria auto. Un caso che è successo nel sud della provincia, nella zona di Ansedonia: la coppia aveva diritto al parcheggio gratuito perché uno dei due coniugi aveva una disabilità con tanto di tagliando sulla vettura, mentre il gestore voleva essere pagato e per questo motivo si era messo di fronte alla vettura per non farla andare via. Poi c’è stata la protesta di Pratoranieri che abbiamo documentato con un articolo sulle docce del lungomare e non solo. Altri turisti invece ci hanno scritto lamentando la qualità dell’acqua del mare, torbida e verdastra, in alcuni aree della costa. Queste sono alcune delle più eclatanti, ma ce ne sono state altre, meno importanti legate per esempio alla mancanza di parcheggio, al rumore nelle ore di riposo, alla sporcizia delle strade. Siamo sicuri che la qualità della nostra offerta turistica sia adeguata alle aspettative sul numero di turisti che intendiamo accogliere? Siamo pronti per essere una terra di turismo o vogliamo solo provare a puntare “all-in” su luglio e agosto?
E noi maremmani di cosa ci lamentiamo?
Parlando di turismo e si turisti c’è anche il rovescio della medaglia che riguarda le lamentale dei residenti che non sopportano più la pressione della presenza dei turisti. Anche in questo caso, mai come quest’anno ci sono arrivate lamentale e critiche. C’è chi come ad esempio a Castiglione della Pescaia, ha denunciato risse e schiamazzi tra turisti e residenti , chi si lamenta dei parcheggi riservati ai residenti occupati dai turisti, chi contesta i camperisti parcheggiati in pineta o chi ha segnalato campeggiatori abusivi in spiaggia.
Come invertire la tendenza: quale equilibrio ricercare
Cosa si può fare allora per migliorare la situazione o almeno per non peggiorarla. Perché senza contromisure questa situazione è destinata a peggiorare. La mancanza di risorse dovuta in parte al calo delle presenze non garantirà una migliore qualità se non si decide di investire su strutture e servizi. Ma per farlo c’è bisogno di risorse e quindi non è così semplice affrontare questa situazione. Sicuramente è arrivato il momento di trovare risposte alla domanda che abbiamo posto all’inizio dell’articolo purché tutto non si riduca al teorema che la Maremma è bella e selvaggia, perché questo non basta più.