MARINA DI ALBERESE – Una specie aliena, invasiva e altamente dannosa È il granchio blu, che esiste nelle nostre acque ormai da diversi anni, ma che, da quando la temperatura delle acque si è alzata, ha invaso mari e fiumi.
«Sotto i 15 gradi interrompe le proprie attività riproduttive – racconta Letizia Marsili Università di Siena – ma ora la temperatura delle acque è sempre molto più alta, per cui si riproduce continuamente, aumentando sempre di più il numero di esemplari e creando problemi alle specie endemiche. Grande predatore che non viene predato quasi da nessuna specie». Si tratta di un animale cannibale, che mangia gli esemplari della propria stessa specie.
Per questo Legambiente, in collaborazione con il parco della Maremma, ha voluto organizzare un focus, tra Marina di Alberese e Bocca d’Ombrone, proprio per attirare l’attenzione su questo problema e i problemi che possono causare le specie aliene in un territorio naturalmente non predisposto ad accoglierli.
«Questo è un problema molto complesso, che richiede politiche difficili da attuare una volta che queste specie hanno preso piede – afferma Simone Rusci presidente del Parco della Maremma -. Sarebbe meglio parlare di prevenzione e monitoraggio. Oggi il Parco della Maremma sta monitorando l’evoluzione del granchio blu ma le politiche ormai sono difficili da mettere in atto perché è tardi».
All’incontro hanno partecipato anche Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, Giuseppe Anselmi dell’associazione Alcedo APS e Giorgio Zampetti direttore generale di Legambiente.