GROSSETO – “Finalmente si inizia a parlare, concretamente, di un’arteria fondamentale per la Provincia di Grosseto, la quale ci mette le mani e soprattutto i soldi dopo anni di parole al vento”. Così il consigliere provinciale Ciro Cirillo commenta l’approvazione del Documento unico di programmazione durante il Consiglio provinciale dell’8 agosto.
“Al suo interno, oltre ai numerosi punti di grande interesse, è obbligo citare la previsione di cospicue somme destinate alla redazione del Docfap – prosegue Cirillo -, il documento di fattibilità delle alternative progettuali per dare avvio alla progettazione della realizzazione dell’arteria che collegherebbe via Aurelia Nord a via Castiglionese. Rispettando il codice degli appalti, la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo”.
Quindi la provincia ci mette 300 mila euro per la prima fase, il progetto di fattibilità tecnica economica. In questa fase saranno, tra l’altro:
– individuate tra più soluzioni possibili, quella che esprime il rapporto migliore tra costi e benefici per la collettività in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire;
– sviluppate, nel rispetto del quadro delle necessità, tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione dell’opera;
– si consentirà, ove necessario, l’avvio della procedura espropriativa;
– definiti gli elementi necessari per il rilascio delle autorizzazioni e approvazioni prescritte.
“Si tratta del primo passo – conclude Cirillo -, ma assolutamente necessario e fondamentale per dare avvio ad un opera strategica per il territorio i cui benefici sono molteplici, eterogenei e trasversali, dal commercio, al turismo alla circolazione urbana. Un’opera che guarda al futuro e allo sviluppo del nostro territorio, la Provincia ha fatto il primo passo, auspicando un sinergico e fattivo interesse del Comune di Grosseto e della Regione Toscana”.
Sulla questione è intervenuto anche Alfiero Pieraccini di Nuovo Orizzonte Civico, neo presidente della commissione viabilità e infrastrutture della Provincia di Grosseto: “I 300mila euro inseriti nel Dup della Provincia di Grosseto per la progettazione della bretella di Grosseto Nord rappresentano un impegno per un’infrastruttura decisiva per la città, che io avevo chiesto nel momento del mio insediamento in consiglio provinciale. Mi sono astenuto nel voto sul documento, nonostante questa previsione, chiedendo per il futuro al presidente Limatola un iter che coinvolga anche le commissioni per comprenderne al meglio ogni sfumatura, ma anche apportare modifiche migliorative. I pochi giorni a disposizione non hanno consentito tutto questo”.
“La bretella di Grosseto Nord – afferma Pieraccini – è fondamentale e, come ho spiegato in Consiglio, senza i 300mila euro per la progettazione si sarebbe fermata qui. Il mio appello, e anche la mia richiesta al presidente Limatola, sono stati condivisi e presi in considerazione e oggi la progettazione, che rappresenta il primo passo nella giusta direzione, è realtà e può iniziare la fase più difficile e delicata: quella del reperimento delle risorse. Ritengo importante, sia in qualità di presidente della commissione viabilità e infrastrutture della Provincia, che di presidente della quarta commissione del Comune di Grosseto, la creazione di un tavolo interistituzionale tra le due amministrazioni, con la parte tecnica e quella politica per avere un obiettivo condiviso per far sì che questo venga raggiunto, perché fermarsi alla progettazione non servirebbe a nessuno”.
Sul Dup Pieraccini rimarca la sua posizione: “Gli atti così importanti – afferma il consigliere di Noc – devono essere esaminati nelle commissioni competenti prima di arrivare in Consiglio. Solo così si possono analizzare a fondo, comprendere in tutte le loto parti e, magari, anche collaborare per migliorarle e trovare soluzioni condivise. Spero veramente che tutte le forze politiche possano essere coinvolte nell’iter decisionale in un momento in cui la Provincia si trova ad avere il presidente di una parte e un consiglio, che esprime tutti i comuni, con una maggioranza di colore diverso. Lo dico non per interessi politici o di parte, ma per quelli dei cittadini e dell’intero territorio provinciale”.