GROSSETO – “Con l’elezione del Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna a presidente del Coeso si può finalmente voltare pagina e scrivere una nuova storia”. Così il capogruppo di “Merito e Lealtà” in Consiglio Regionale Andrea Ulmi sul nuovo ruolo affidato al Sindaco di Grosseto. “
Già da consigliere comunale -afferma Ulmi- mi ero impegnato per giungere ad una soluzione che, con la presidenza affidata al Sindaco di Grosseto, potesse dare un cambio di passo alle politiche sociali sul territorio, riconoscendo al capoluogo il suo ruolo in una zona distretto talmente vasta da risultare spesso disomogenea nelle esigenze delle varie realtà e con il risultato di vedere Grosseto spesso penalizzato. Allo stesso tempo l’avere disatteso, da parte del Pd, i patti parasociali sottoscritti al momento della fusione delle tre precedenti zone, aveva creato anche una crisi di rapporti tra centrodestra e centrosinistra che si sarebbe potuta risolvere già da tempo con il rispetto dell’alternanza alla presidenza tra le tre aree, quella grossetana, quella delle Colline Metallifere e quella amiatina, che si erano unite”. Ulmi ritiene che con la presidenza Vivarelli Colonna si debba ragionare anche su una modifica dello statuto del Coeso.
“Così come è strutturato -afferma Ulmi- il Coeso ha difficoltà a funzionare. Con la ritrovata armonia tra le forze politiche che ha condotto all’elezione di Vivarelli Colonna deve essere affrontata anche una revisione dello statuto che porti a rispettare i pesi dei vari comuni da calcolare in base a quello che contribuiscono. Non è normale che il presidente venga eletto per teste, dunque che un comune di mille abitanti valga quanto uno di oltre ottantamila, mentre sul bilancio invece si vota in base ai pesi reali”.
“Anche in questo ci vuole omogeneità, così come ci vuole sulle politiche sociali da mettere in campo nei prossimi anni. Le problematiche e le criticità da affrontare sono tante, ma sono certo che il dinamismo del Sindaco di Grosseto potrà fare la differenza”.