ROCCATEDERIGHI – È stato presentato ieri sera il “cencio” del Palio di Roccatederighi. Dipinto dall’artista Carlo Cialli, che qualche mese fa aveva realizzato un grande murales in paese, commissionato dalla Pro Loco, il “cencio” è ispirato al tema della pace e contro le guerre e ha come frase identificativa il motto “Fate la Rocca, no fate la guerra”, lo slogan inventato dal presidente della Pro Loco Giulio Galdi.
Il Palio di Roccatederighi, come vuole la tradizione, si correrà il prossimo 14 agosto.
Ecco il discorso dell’artista alla presentazione del palio
“Il tema di questo 92esimo Palio è La Guerra”
“Fate la rocca non fate la guerra” appunto è il bello slogan della Pro Loco, che Gabriele Baldanzi mi ha chiesto di riportare, a mio modo, sul drappellone dandomi carta bianca e spazio all’arte. Questo palio ha dettagli e stilemi in comune con il murales di Fredi e Mina presentato lo scorso maggio. I colori però, non alterati, sono quelli della Rocca – il Rosso e il Verde.
Parto dal basso in modo da spiegarlo a tutti voi questa sera: Fate la rocca si contrappone a fate la guerra. Quindi ho voluto rappresentare due farfalle durante la riproduzione che di fatto: fanno l’amore generando altre farfalle quindi la materializzazione de La Rocca stessa. Di fatto, come vedete, la frammentazione delle farfalle crea l’immagine del borgo stesso formatosi dal colore che ne deriva dalla somma del verde e del rosso (i colori della Rocca appunto) e delle farfalle che fanno l’amore! Questa vista di Roccatederighi per me è lo spaccato più iconico del vostro bel paesino, nonché la parte che ho sempre visitato quando da Montieri avevo voglia di un bel tramonto, specialmente a settembre prima di ripartire per studio o lavoro. Le lune presenti anche sul murales qui rappresentano Fredi e Mina e, alle infinite farfalle che creano la Rocca, si contrappongono due elicotteri militari a rappresentare la guerra!
Guerra che viene cacciata a calci dal protagonista indiscusso di questo storico palio “il ciuchino” posto nel cosí detto centro visivo del drappellone. Voglio ringraziare la disponibilità di Gabriele, di Lia e di Giulio come tutta la Pro Loco e allo stesso modo tutti voi della rocca, amministrazione compresa, che a maggio avete apprezzato il mio lavoro e fatto sentire a casa. Quanto al drappellone, tempi e tecnicismi. Ho impiegato diverse settimane prima di trovare un bozzetto degno (almeno per me) a soddisfare le richieste di questo palio, e che protesse rappresentare col mio stile tanti concetti. Poi gli incontri con Lia per ricevere l’antico lenzuolo di 2 metri x 1.
L’acquisto dei colori, le stampe e via dicendo. Ho trascorso queste ultimo mese a Montieri perché pitturare nel mio studio a Piombino con questo caldo sarebbe stato deleterio, quindi per riportare il mio bozzetto su questo storico lenzuolo di lino che avrà circa la stessa età dello storico palio, ho utilizzato la stessa tecnica del murales anche se é stato davvero difficile sulla stoffa grezza riportare il lettering ed ogni dettaglio. Voglio terminare dicendovi chiaramente che se intravedete qualche allusione alla Palestina, beh non è assolutamente voluta, è semplicemente naturale per me essere fatto di contaminazioni. Sono stato in Israele e Palestina durante la Pandemia per una indagine personale sull’artista Banksy e le sue opere davanti al muro di divisione, ho conosciuto il ragazzo che ha un Banksy nel proprio negozio e che con 9 saracinesche cerca di tutelare milioni di valore in totale povertà, questo nel 2020 quando le sirene facevano più paura della stessa pandemia».
«Ho convissuto con un amico israeliano per tre anni, ho amici palestinesi, ucraini, russi, nigeriani, molti messicani e via dicendo… “Quando la Guerra la vedi negli occhi delle persone rappresentarla con la bellezza é molto difficile. Quest’ anno é l’80esimo anniversario della liberazione dal fascismo. Voglio dedicare questo mio Palio a tutti coloro che hanno lottato per la democrazia e la libertà del nostro Paese! Quindi: “Fate la Rocca non fate la guerra!»