GROSSETO – Il Comitato per la Democrazia Costituzionale di Grosseto comunica la prosecuzione della raccolta delle firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata sia in forma cartacea e che digitale. I banchetti del CDC sono programmati per la prossima settimana lunedì 5, mercoledì 7 e venerdì 9 dalle 17 alle 20 in Piazza Duomo, dove abbiamo il suolo pubblico regolarmente autorizzato. Ringraziamo per l’ospitalità che nel frattempo ci ha concesso gentilmente la libreria Palomar.
Il dato odierno (4 agosto ore 13) della raccolta telematica è di 441.825, pari 88,36% dell’obbiettivo delle 500.000 firme, a cui devono essere aggiunte almeno 200.000 firme cartacee raccolte ai banchetti, approssimativamente conteggiate. Quindi l’obbiettivo è virtualmente raggiunto nei primi dieci giorni di raccolta con una distribuzione omogenea su tutto il territorio nazionale, anche se con una certa prevalenza delle regioni meridionali rispetto al Nord e al Centro. È il segnale di quanto sia osteggiata dalle cittadine e dai cittadini questa legge ingiusta che vorrebbe dividere l’Italia in venti repubblichette inefficienti, aumentando le disuguaglianze sociali e territoriali e provocando un buco enorme nei conti pubblici.
Il Coordinamento Nazionale per la Democrazia Costituzionale sostiene che si è prodotta “una valanga contro l’autonomia differenziata”, che mette in seria difficoltà la compagine governativa della destra neofascista. Il risultato ottimo della raccolta in corso dipende dalla amplissima unità raggiunta dalle opposizioni riunite nel Comitato referendario nazionale, paragonabile solo a quella del CNL della lotta di liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista. In questo il CDC nazionale, che si è battuto per il quesito abrogativo secco, mettendo d’accordo tutti, ha avuto un ruolo di primo piano. Inoltre per essere sicuri che il referendum si tenga sono necessarie almeno 700.000 firme complessive. L’obbiettivo di un milione di firme renderà plastica la valanga contro l’autonomia differenziata.