GRILLI – In località Grilli nel Comune di Gavorrano nell’ormai lontano 1893 il medico ed archeologo Isidoro Falchi scoprì due tombe etrusche risalenti al VI secolo a.C.
Attualmente di queste due tombe non esiste alcuna indicazione segnaletica o cartellonistica, circa la loro esatta ubicazione. Anche perché le informazioni che sono riportate nei molteplici libri che riguardano la città etrusca di Vetulonia, scoperta dal Falchi nel 1880, citano queste due tombe, registrate con il nome “Le Migliarine” e “del Figulo”, ma non sono classificate fisicamente al Grilli e non vi è nessun accenno in merito alla loro corretta collocazione.
Chi transita lungo la vecchia Aurelia ed attraversa il Grilli, si trova – all’uscita dell’abitato – a percorrere una doppia curva in direzione sud. Ecco, proprio lì erano le due tombe citate, scansate proprio dalle due curve che fa la strada Aurelia.
Ricca ed interessante la relazione scritta all’epoca da Isidoro Falchi durante la campagna di scavi del 1893-94 al Grilli. Un ampio testo di ricerca è stato recentemente pubblicato in sei ricche puntate su una rivista di storia locale, dallo studioso locale Mario Zannerini che ha attinto dalle accurate testimonianze del Falchi una molteplicità di dati storici che fanno muovere vivo interesse verso le due tombe anzidette.
Mario Zannerini, anche quale membro del Centro Studi “Amici della Storia” di Gavorrano-Caldana, ha recentemente inoltrato al sindaco di Gavorrano una copia della documentazione esistente circa le due tombe del Figulo e delle Migliarine, frutto dei suoi approfonditi studi sulla questione.
«Conoscendo ed apprezzando la sensibilità dell’attuale sindaco Stefania Ulivieri», Zannerini si augura che – pur all’interno dei limiti di spesa del Comune – «si possa trovare un sistema per valorizzare adeguatamente le due aree etrusche del Grilli, a vanto e testimonianza del comune gavorranese e delle sue generazioni di studenti ed appassionati»