ORBETELLO – Aggiornamento ore 19:05 – «Da questa mattina stiamo monitorando la Laguna – è l’aggiornamento di questa sera del sindaco Andrea Casamenti -, particolarmente in zona Ansedonia dopo l’aggravarsi della situazione durante la scorsa notte. Sono in corso tutte le verifiche del caso e il presidente della Regione, Eugenio Giani, è stato tempestivamente avvisato e siamo in costante contatto telefonico».
Il Coc, centro operativo comunale, si è riunito nel pomeriggio e, intanto, la giunta ha già approvato alcuni atti. «Sono state intanto approvate in giunta due delibere – spiega ancora Casamenti – la prima è un atto di indirizzo per la collocazione di panne di contenimento all’uscita del canale di Ansedonia volte a garantire il corretto deflusso dell’acqua della laguna in uscita, la seconda delibera stabilisce il finanziamento comunale di 80 mila euro per tale collocazione».
Il primo bilancio è di 130 kg di pesci morti, un numero destinato a salire drasticamente nelle prossime ore
Al primo cittadino è anche arrivata la comunicazione ufficiale dello smaltimento, da parte della ditta incaricata ieri, del pesce morto quantificato in 130 kg. Oggi il quantitativo sta salendo in modo importante ed è attivo lo sgrigliatore ad Ansedonia, con la raccolta e smaltimento dell’eventuale pesce morto. Il Comune resta in stretto contatto con la Regione Toscana.
News ore 17:49 – La laguna di Orbetello è al collasso. A comunicarlo il sindaco Andrea Casamenti sui social: «La situazione si è aggravata durante la notte. Siamo ad Ansedonia allo sgrigliatore da stamattina. Firmerò a breve l’apertura del Coc e ho appena avvisato il presidente della Regione Eugenio Giani. Nelle prossime ore si terranno aggiornamenti continui».
(Foto d’archivio)
Questo pomeriggio, alle 16.30, il primo cittadino ha infatti attivato il Coc – Centro Operativo Comunale ed è in stretto contatto con il presidente della Regione, passato in visita sulle sponde della cittadina lagunare proprio due giorni fa.
Legambiente: «Il Governo si adoperi per una solizione strutturale»
«Che la situazione fosse grave era evidente. Ormai da giorni, i miasmi avvolgevano Orbetello e bastava un colpo d’occhio per capire che la situazione stava volgendo al peggio, proprio come accadde nell’estate del 2015, l’anno in cui morirono asfissiati oltre 200 tonnellate di pesci». A intervenire sulla situazione è Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente. «La laguna di Orbetello è un ecosistema fragilissimo, che necessita di una gestione stabile, duratura e di ingenti risorse. Complice anche la crisi climatica, quella a cui stiamo assistendo è la dimostrazione drammaticamente pratica dell’urgenza di un cambio di passo. Il rimbalzo di responsabilità da un ente all’altro e le dinamiche politiche devono farsi da parte a favore di un’accelerazione nei confronti di un percorso capace di salvare la laguna, la comunità e le economie locali. L’accordo di programma tra Regione e Comune relativo alla gestione ordinaria dello specchio acqueo si è dimostrato manchevole nella teoria e nella pratica. La proposta di legge relativa all’istituzione di un consorzio – sostenuta da tutte le forze politiche – può essere risolutiva, a patto che si trasformi presto in realtà attraverso stanziamenti e decisioni strutturali. La palla, dunque, è nelle mani del governo, ma tutte le realtà istituzionali devono sentirsi chiamate in causa sia nella gestione di un’emergenza che sta nuovamente mettendo in ginocchio il territorio che nella battaglia per la messa a terra di soluzioni definitive».
«Da parte di Legambiente, il dito è puntato contro la corsa della crisi climatica che, nell’opinione dell’associazione ambientalista, deve essere affrontata per tempo, stando alla larga da tardive iniziative tampone. Ripulire i canali e abbassare il fondale sono soluzioni che devono essere percorse nei tempi e nei modi giusti. Così come la gestione delle alghe che, oltre a poter essere rimosse dal fondale e destinate ad altri usi, possono essere addirittura riutilizzate in ottica di economia circolare. Altri due temi sono strategici: la movimentazione dell’acqua, da potenziare con apposite tecnologie, e una corretta gestione delle aperture, attraverso le quali consentire un pieno e costante scambio tra laguna e mare».
«Una nuova visione della laguna, compatibile con gli eventi climatici estremi a cui stiamo assistendo, deve essere contemplata in ogni decisione presente e futura allo scopo di mettere definitivamente da parte azioni straordinarie a favore di misure ordinarie».
«Il timore che si stia per assistere a una crisi del tutto somigliante a quella del 2015 – ha concluso Gentili – è più che reale. Come associazione ambientalista, siamo a disposizione per fornire un contributo fattivo al dibattito. La sollecitazione alle istituzioni è a gestire celermente la situazione di emergenza, mettendo al primo posto la salute, la salubrità e gli interessi della comunità orbetellana».
Pd Orbetello: « Il sindaco affronta questi gravi problemi con grave inadeguatezza»
Ad intervenire sull’emergenza ambientale è anche il segretario Pd Orbetello, Rodolfo Bassi. «Apprendiamo con rammarico direttamente dal sindaco di un grave peggioramento delle condizioni della laguna e dai nostri riscontri la situazione appare essere critica. Stigmatizziamo in maniera decisa il comportamento del sindaco che prima ha latitato e poi, anche di fronte all’evidenza dei fatti, ha minimizzato trovando anche il tempo di sbeffeggiare e deridere sui social liberi cittadini che si preoccupavano delle loro condizioni di vita; ora è invece costretto a fare i conti anche lui con la realtà».
« Dopo l’invasione dei moscini, quella dei ragni, ora il disastro vero e proprio nelle acque della nostra laguna. Ancora una volta, il sindaco Casamenti affronta questi gravi problemi dimostrando tutta la sua inadeguatezza nel ruolo di primo cittadino. Il Partito democratico di Orbetello chiede le immediate dimissioni di Casamenti e fa un appello ai consiglieri comunali di maggioranza di prendere le distanze dai comportamenti e dagli atteggiamenti del sindaco. In caso contrario ne dobbiamo dedurre che ognuno di loro ne condivida con totale adesione e vicinanza i comportamenti».
Il gruppo consiliare di opposizione “Alternativa Orbetello”: «Una morte annunciata»
«E chi ha negato l’evidenza, sottovalutato i segnali e non ascoltato né i dati in arrivo né la richiesta di intervento della cittadinanza e di chi conosce bene la Laguna, ha dovuto alla fine arrendersi all’evidenza, o meglio alla tragedia». Esordisce così il gruppo di opposizione “Alternativa Orbetello” in una nota.
«Un’inerzia amministrativa senza precedenti che dimostra senza ombra di dubbio come l’attuale amministrazione sia assolutamente incapace di amministrare il territorio sotto ogni aspetto, a partire dalla Laguna che ne è il centro identitario, ambientale, turistico ed economico. La giunta Casamenti ha fallito e deve dimettersi. Ha fallito nel gestire ciò che era di sua competenza e ha fallito nel sollecitare gli enti superiori competenti per tutto il resto. Ha fallito su tutti i fronti. E questa ennesima tragedia è solo l’apice di un iceberg di errori, inerzie e mancanza di ascolto, confronto e trasparenza, propagandate a suon di titoloni sui giornali solo come fumo negli occhi dei pochi cittadini ancora fiduciosi».
«È sotto gli occhi di tutti cosa vuol dire continuare a stare nelle mani di chi non sa fare e non sa cosa sia la lungimiranza. Le responsabilità per questa situazione sono tante e tutte rinvenibili negli atti così come e soprattutto nella mancanza di essi. Il gruppo consiliare Alternativa Orbetello chiederà con atto ufficiale le dimissioni immediate del sindaco e di coloro che detengono assessorati e deleghe con competenza sulla Laguna dal punto di vista ambientale, economico e di gestione».
«Il sindaco Casamenti e la sua giunta hanno sperato anche quest’anno, come ogni anno in cui hanno governato, che le condizioni meteo li mettessero al riparo dalla dichiarazione del proprio fallimento. Già in anni passati ci sono stati eventi che hanno dimostrato l’incapacità e il pericolo di siffatto gruppo di amministrazione, ma allora e ogni volta sono riusciti con una ormai consueta tecnica personalistica e propagandistica a restare al loro posto, a prendere in giro i cittadini. Ora è diverso. La cittadinanza non ha più alcuna intenzione di farsi prendere in giro, perché ha capito che ne va della sopravvivenza economica di intere famiglie e della salute pubblica di tutta la comunità. Come gruppo di minoranza valuteremo la possibilità di rivolgerci agli enti di controllo».
Azione: «Sindaco inadeguato. Il Governo nomini un commissario della Laguna»
“La situazione della Laguna di Orbetello in questi giorni è diventata drammatica e si profila un disastro simile a quello del 2015. Ma per la verità il pericolo di una moria generalizzata di pesce incombe ogni estate e le Autorità finiscono sempre per sperare nei venti di nord/ovest”. A dirlo sono gli esponenti di Azione Marco Remaschi (segretario regionale), Francesco Grassi (segretario provinciale) e Luca Aldi (coordinatore comunale di Azione Orbetello).
“È evidente che la gestione ordinaria dell’Accordo di programma tra Regione e Comune non riesce a scongiurare il pericolo – proseguono -: in primo luogo per la scarsità delle risorse stanziate, circa 1 milione di euro all’anno da parte della Regione Toscana (che sembra la cifra compatibile con il bilancio dell’Ente), con cui non è stato possibile, nel tempo, per esempio, sostituire le imbarcazioni, che, oltretutto, vengono utilizzate sia per la raccolta delle alghe, che per la risospensione dei sedimenti, né migliorare i sistemi di pompaggio. In secondo luogo per le lungaggini burocratiche. Ma le cose non potranno andare meglio con l’istituendo Consorzio tra Ministero dell’Ambiente, Regione e Comune, perché l’ultima versione della relativa proposta di legge, approvata dal Ministero, prevede l’autorizzazione di spesa per la gestione ordinaria della stessa cifra di 1 milione di euro all’anno, mentre nulla è previsto per gli interventi di natura straordinaria. E questo tipo di interventi sono stati studiati e individuati, su incarico della Regione, dal gruppo di lavoro diretto dal professor Lubello del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Firenze e riguardano, tra l’altro, l’allargamento dei canali esistenti e l’escavo di nuovi canali all’interno della Laguna”.
“Nel frattempo anche l’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente, Regione e Comune per la bonifica della Laguna nell’area antistante la ex Sitoco ha fallito il suo compito, tant’è che lo Stato nel 2023 si è ripreso 28 milioni di euro sui trenta stanziati, che poi non sono stati più rifinanziati – dichiarano Remaschi, Grassi e Aldi -. A questo punto, poiché è provato che con le gestioni ordinarie le risorse difficilmente vengono stanziate in misura importante e quando alla fine vengono stanziate non si riesce neppure a iniziare le opere, Azione chiede al Governo di nominare un commissario, il quale, grazie ai poteri in deroga e con i mezzi finanziari adeguati, svolga sia gli interventi strutturali individuati dagli studi universitari, sia la bonifica dei fanghi inquinati dell’area antistante la ex Sitoco. Soltanto dopo si può creare un consorzio per la gestione ordinaria. Il commissariamento è l’unica strada percorribile se non vogliamo che la Laguna e l’economia locale muoiano in mezzo alle solite polemiche”.
“In tutto questo – concludono – è emersa l’inadeguatezza del Sindaco, il quale, in questi anni, invece di assumere la guida delle iniziative, addirittura ha minimizzato la gravità della situazione, salvo poi, nell’emergenza, fare inutili appelli alle altre Autorità”.