GROSSETO – «Dopo la partecipata iniziativa contro l’autonomia differenziata svoltasi presso l’Hotel Granduca, credo ci sia bisogno di avviare un percorso strutturato aperto a tutta la cittadinanza che abbia come obiettivo la creazione di un comitato referendario grossetano».
A dirlo è Cristian Marchini, segretario Gd provincia di Grosseto.
«Questa legge – spiega – , non solo è scritta malissimo sul piano giuridico, ma è anche il frutto del lavoro di un Governo che continua a sbatterci in faccia i suoi giochi di potere, i suoi baratti scellerati con le altre forze di maggioranza e la totale assenza di preoccupazione per le conseguenze delle sue scelte, fregandosene delle dure bocciature della legge da parte di tecnici, economisti e costituzionalisti. Addirittura alcuni esponenti della maggioranza hanno storto il naso in merito all’autonomia, come il fovernatore forzista della regione Calabria Roberto Occhiuto».
«Questa non sarà una battaglia solo del Partito democratico, ma sarà la battaglia di tutti coloro che tengono ai propri diritti sociali e civili, all’unità nazionale e all’uguaglianza sostanziale dei cittadini senza nessun tipo di distinzione. Per questo invito tutte le forze politiche, associative e civiche della città ad unirsi per formare un comitato che avrà il compito di informare con precisione e semplicità tutte e tutti sulla pericolosità di questa legge “battendo” il territorio centimetro per centimetro e che raccoglierà le firme per l’indizione di un referendum abrogativo».
«Inoltre invito formalmente il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, vista la sua rimarcata vocazione civica, a partecipare attivamente alla campagna referendaria nell’interesse dei suoi cittadini e per fermare un processo che porterà a creare la cosiddetta “secessione dei ricchi”».