
PITIGLIANO – Riaprono le porte ai visitatori per la stagione estiva i musei civici di Pitigliano dopo la consueta chiusura invernale.
Il Museo archeologico della civiltà etrusca Enrico Pellegrini dal 6 luglio ha aperto al pubblico il lunedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il Museo archeologico all’aperto Alberto Manzi dalla stessa data è aperto il mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 all 13 e dalle 16 alle 19.
“Siamo felici di riaprire le porte dei nostri musei inaugurado la nuova gestione triennale – commenta Irene Lauretti, assessora comunale alla Cultura –, che il Comune ha affidato alla pro loco di Pitigliano. I musei civici sono da sempre al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale, che riconosce lo straordinario valore di questi luoghi per la conservazione di preziosi reperti che testimoniano e raccontano le nostre radici etrusche. Al tempo stesso i musei diventano luoghi di produzione di cultura, oltre a svolgere un ruolo educativo importante, anche attraverso le attività didattiche, mirate a creare un legame forte tra la comunità e il proprio patrimonio storico e artistico”.
Inaugurato l’11 marzo 1995, il Museo archeologico della civiltà etrusca Enrico Pellegrini si trova in un’ala della struttura di Palazzo Orsini e conserva al suo interno i reperti provenienti dalla necropoli di Poggio Buco, dove Adele Vaselli aveva condotto scavi nei terreni di sua proprietà negli anni 1955-60. Fanno parte della raccolta numerosi vasi con decorazione geometrica, le ceramiche da Simposio in bucchero detto ‘pesante’ – grandi crateri e anfore per l’acqua (hydria) databili nella prima metà del VI secolo a.C.-, e le ceramiche con decorazioni di animali fantastici dello stile etrusco-corinzio (fine VII-metà VI sec. a.C.). Le ceramiche, in argilla depurata e a impasto bruno levigato (VII-VI secolo a.C.), e il raffinato frammento di kylix attica a figure nere – attribuito alla cerchia di Exekias – fanno parte della collezione Martinucci e di scavi effettuati a Pitigliano. Infine, alcuni reperti che provengono dall’area detta ‘Le macerie’ nel centro storico di Pitigliano.
Per il Museo archeologico all’aperto Alberto Manzi quest’anno ricorre un anniversario importante: i 20 anni dalla sua istituzione. L’idea di un percorso didattico nell’area sepolcrale del pianoro del Gradone è nata durante il mandato amministrativo di Alberto Manzi, pitiglianese d’adozione e sindaco della città dal 1995 al 1997. Dopo la sua morte, il progetto è stato portato avanti fino all’inaugurazione avvenuta il 3 luglio 2004. La struttura nasce con una forte valenza didattica e con l’obiettivo di contrastare il processo di deterioramento del patrimonio dei monumenti funerari di età etrusca che erano stati oggetto di saccheggi.
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