PITIGLIANO – “Due nuovi progetti per ben 34 grandi torri eoliche da oltre 200 metri di altezza incombono sui meravigliosi territori di Pitigliano, Sorano e Manciano”. Questo il nuovo allarme di un lettore, Augusto De Sanctis, che si era già opposto al progetto sull’eolico presentato da un’altra azienda a inizio anno.
“Sono stati infatti depositati al Ministero dell’Ambiente i documenti per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale altre due proposte – afferma De Sanctis -, che si si aggiungono a quella per sette pale presentata mesi fa da Sorgenia Renewables, progetto che aveva suscitato reazioni avverse da parte di enti locali, associazioni e cittadini. Il 24 giugno la società Rwe Renewables Italia Srl ha depositato il progetto “Pitigliano” per 20 torri della potenza di 7 Mw ciascuna da realizzarsi a Pitigliano e Sorano, con opere connesse anche a Onano e Manciano. Il secondo progetto è stato depositato il giorno dopo dalla società Gruppo Visconti Pitigliano Srl e riguarda la realizzazione di 14 torri della potenza di 5,2 Mw ciascuna a Pitigliano e Manciano nelle località Pian di Morrano e La Rotta. Ora il Ministero procederà a una verifica amministrativa sulla mera completezza formale degli elaborati e poi, se l’esito sarà positivo, provvederà a pubblicare tutta la documentazione progettuale avviando i 30 giorni per le osservazioni degli enti e del pubblico sulle due proposte”.
“Sono allibito e sconfortato – continua – perché nonostante la bella reazione popolare al primo allarme che lanciai mesi fa con la lettera aperta sul progetto Sorgenia, con il deposito di ben 500 osservazioni contrarie, si continua evidentemente a ritenere un territorio dall’enorme pregio paesaggistico e naturalistico come un’area dove fare calare dall’alto progetti industriali che se realizzati stravolgerebbero completamente il contesto. La crisi climatica deve essere combattuta con determinazione (ho il fotovoltaico a casa dal lontano 2006) senza sacrificare zone con concentrazione di beni culturali e naturalistici di rilievo mondiale”.
“L’eolico deve essere localizzato in aree prive di pregio perché comporta una modifica sostanziale del territorio in quanto appunto sono veri e propri impianti industriali. L’altezza delle torri e la loro consistenza modifica completamente la percezione del paesaggio, oltre agli impatti rilevanti per il rumore, le immense fondazioni di cemento armato e tutte le altre opere necessarie, nonché gli impatti stranoti su avifauna e chirotteri. La Regione Toscana deve assolutamente procedere a legiferare entro sei mesi sulle aree idonee e inidonee come prevede il Decreto pubblicato proprio ieri in Gazzetta Ufficiale tutelando territori noti i tutto il mondo per la loro bellezza come quelli di Sorano, Pitigliano e contermini. Auspico che gli sforzi di cittadini, associazioni ed enti locali si moltiplichino per salvaguardare la Maremma e permettere ai cittadini che la amano come me di continuare a visitarla con profondo rispetto e ammirazione”.