GROSSETO – Anche l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto interviene sulla richiesta di accelerare i tempi di ingresso in servizio degli operatori sociosanitari (oss) all’interno dell’Azienda Usl Toscana sud est.
“Sarebbe molto importante – spiega Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – poter contare sulla presa in servizio di nuovi oss, anche attraverso l’attuale graduatoria in essere, che si sta avvicinando alla sua conclusione. È tema noto la penuria di professionisti della sanità e come sia complicato reperire personale: in questi mesi qualcosa si è mosso, limitatamente all’assunzione di nuovi infermieri, ma per gli oss la situazione è ferma da un po’, con conseguenze negative non solo per i servizi ma anche per gli stessi infermieri”.
La presenza di oss è funzionale, infatti, anche al buon funzionamento della professione infermieristica: “Gli oss sono personale assistenziale di supporto soprattutto infermieristico e sono fondamentali in questo senso, occupandosi di attività assistenziale a bassa complessità, per svolgere al meglio il nostro lavoro”, continua Draoli. “Dalle testimonianze che raccogliamo sappiamo che in molti reparti questa figura è in grave carenza. Attualmente, all’interno dell’Azienda Usl Toscana sud est, il rapporto tra oss e personale infermieristico si pone l’obiettivo del 33 per cento: “A nostro parere ci sono reparti a più bassa complessità assistenziale dove questa percentuale potrebbe essere anche aumentata nell’ottica di ottimizzare le presenze infermieristiche e rendere più funzionale la distribuzione del personale e dei professionisti a disposizione”.
Inoltre, aggiunge Draoli: “Il bacino di oss formati è, in questo momento, ben più ampio di quello di altre professioni sanitarie e nuovi ingressi di oss possono permettere di impiegare al meglio i professionisti infermieri presenti, oltre a garantire una maggiore risposta assistenziale e domestico alberghiera ai nostri cittadini”.