
GROSSETO – “Sono passati sette mesi soltanto da quando la Chiesa diocesana di Grosseto si è stretta attorno a Claudio Bianchi e Simone Castellucci, diventati sacerdoti, e ad Alessandro Ortalli, ordinato diacono, e quella gioia è pronta a ripetersi”. Così la diocesi di Grosseto annuncia che sabato 29 giugno, in occasione della solennità dei santi Pietro e Paolo, il vescovo Giovanni ordinerà diacono il seminarista Ciro Buonocunto.
“La celebrazione eucaristica col rito di ordinazione avrà luogo alle 10.30 nella cattedrale di Grosseto – proseguono dalla diocesi -. Sette mesi di distanza fra questi due momenti denotano il buono stato di salute del seminario vescovile: attualmente i seminaristi sono due (Zeno Bonato, che il 15 giugno ha ricevuto il ministero del Lettorato; e Andrea Bussi) mentre un giovane sta concludendo l’anno propedeutico”.
Chi è l’ordinando
25 anni, originario di Napoli, toscano di adozione (è arrivato a Grosseto che aveva un anno), Ciro Buonocunto ha compiuto tutto il suo percorso di crescita e di formazione scolastica nel capoluogo maremmano ed è sempre stato vicino alla realtà ecclesiale, frequentando i gruppi giovanili della sua parrocchia d’origine (Madre Teresa di Calcutta) rimanendo sempre legato alla dimensione della fede.
Nell’ottobre 2017, a 19 anni, ottenuta da pochi mesi la maturità all’Isis Fossombroni, ha fatto ingresso nel Seminario vescovile “Mensini” di Grosseto, iniziando il percorso di formazione e quello degli studi teologici presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze). Attualmente sta svolgendo il cosiddetto “anno pastorale”, periodo che segue la fine degli studi e prepara all’ordinazione diaconale.
Così Ciro racconta la sua vocazione in una intervista in uscita sul settimanale diocesano Toscana Oggi: “Durante il periodo della scuola superiore c’è stata una grande riflessione interiore. Ovviamente avevo preso in considerazione anche altre strade, ad esempio il percorso universitario, per cui la mia non è stata una decisione presa su due piedi, ma ho valutato varie possibilità diverse. Ciò che mi ha deciso definitivamente per il Seminario è il prendere atto di una chiamata più profonda che avvertivo nel mio cuore e che mi ha spinto a prendere la decisione di chiedere di entrare, perché la ritenevo e la ritengo opportuna per la mia vita. Questa mia percezione naturalmente l’ho approfondita non da solo ed ho avuto conferma che corrispondeva al mio desiderio di futuro e al desiderio di essere ‘pieno’, contento”.
Una curiosità: Ciro, napoletano di origine, è tifosissimo della Juventus. Il calcio è una sua grande passione, tanto da aver vissuto, nel 2022, un’esperienza unica insieme al seminarista Zeno Bonato: il raduno nazionale sport e preghiera, a Rho, organizzato dalla nazionale di calcio preti. Una full immersion di tre giorni fra sedute di allenamento, partitelle, un allenamento di beach tennis al centro sportivo la Comasina, un’amichevole di calcio a cinque nel campo della palestra “Stellanda” con la Nazionale italiana Fifs veterani. Ciro e Zeno in quella circostanza si sono segnalati per aver messo a segno, complessivamente, cinque reti.
“È importante – dice Ciro – far arrivare ai ragazzi il messaggio che i sacerdoti non sono persone distaccate dal mondo e dalle situazioni concrete e quindi anche lo sport, un’attività ordinaria come altre, può far breccia e far passare un messaggio su di noi e sulla nostra scelta di vita”.