ORBETELLO – “Un paese turistico come Orbetello, che investe circa 200mila euro tra feste e donazioni alle innumerevoli associazioni culturali del territorio, non può restare indifferente di fronte al disagio di due cittadini che non hanno un posto dove dormire. Da tanti giorni vagano con un carrello del supermercato che contiene le loro cose”. Così affermano i consiglieri di opposizione di Alternativa Orbetello, spingendo perché si trovi una soluzione.
“Il disagio sociale, la povertà che il reddito di cittadinanza cercava di tamponare, adesso è diventato un’emergenza che va affrontata – proseguono -. Nel rispetto del lavoro dei servizi sociali, gruppo Alternativa si chiede come sia possibile che questi due ragazzi abbiano perduto l’utilizzo dell’abitazione popolare. Alcuni anni fa come giovane coppia, era stato loro assegnato un alloggio, forse in seguito perduto per morosità. Non è sufficiente erogare risorse, occorre cercare di includere le persone più sfortunate in percorsi di sostegno alla famiglia, in percorsi di sostegno alla povertà, spesso costruiti sulla persona”.
“Chi è capace di intendere e di volere conserva la libertà di vivere come vuole, ma molto spesso l’emarginazione è solo vivere dovuta a mancanza di alternative – dichiara Alternativa -. Ecco quello che vorremo da un’amministrazione vicino ai cittadini: la capacità di creare un’alternativa di vita per chi vive per strada, in roulotte abbandonata, o chi si arrangia tra una notte in macchina e un’altra all’interno di spazi pubblici non concessi. La povertà, la disoccupazione in età avanzata, sono realtà che si riesce a tutelare quando esiste una rete familiare. Ma quando la rete familiare non c’è, le persone cadono in un baratro che non ci può e non ci deve lasciare indifferenti”.
“Quest’anno – concludono – è stata tolta dall’amministrazione l’esenzione al ticket per le famiglie a basso reddito. Non si tratta dell’esenzione per malattie o disoccupazione, previste dalla Asl. Ma un sostegno che aiutava fare prevenzione per le famiglie a basso reddito. Quest’anno, mancando questa esenzione, si rinuncia a far curare i denti dei figli, e così salta anche tutta una serie di visite di prevenzione”.