GROSSETO – All’ospedale di Grosseto si è tenuto il corso pratico di «Allestimento in nutrizione parentale». Un’opportunità di formazione che ha visto nei giorni del 14 e 15 giugno all’auditorium del «Misericordia» numerosi addetti ai lavori provenienti da tutta Italia. Il corso è stato promosso dalla Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera e dei Servizi farmaceutici territoriali).
Il corso è realizzato dal comitato scientifico composto da Michele Bindi, farmacista dirigente dell’ospedale Misericordia di Grosseto, Antonella Risoli dell’azienda ospedaliera di Cosenza, entrambi componenti dell’area scientifica Sifo Malattie metaboliche, malnutrizione e nutrizione clinica coordinata da Emilia Falcone dell’Azienda Usl Toscana Sud Est. La due giorni è organizzata nell’ambito delle attività della Società italiana di farmacia ospedaliera e dei Servizi farmaceutici delle aziende sanitarie.
Soddisfatta anche la direttrice del Dipartimento del Farmaco dell’ Azienda USL Toscana Sud Est, Barbara Meini per lo svolgimento del corso che ha avuto anche una fase interamente dedicata ad esercitazioni pratiche.
Nella due giorni si è parlato del ruolo del farmacista ospedaliero nella preparazione di miscele nutrizionali personalizzate, quali strumenti nutrizionali e farmacologici. Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le basi indispensabili per intraprendere l’attività di allestimento delle terapie nutrizionali personalizzate e di promuovere una formazione specifica allo sviluppo delle competenze dei farmacisti dedicati al servizio di nutrizione parenterale. Hanno partecipato anche il direttore generale Antonio D’Urso, la direttrice sanitaria Assunta De Luca, il direttore di presidio ospedaliero Michele Dentamaro che ha così commentato: «La figura del farmacista ospedaliero ha subito nel corso degli anni un’evoluzione strutturale che lo ha reso una figura centrale all’interno dell’ospedale. In tale contesto si inserisce questo corso di formazione che va ad arricchire il bagaglio culturale di queste figure professionali. Ringrazio gli organizzatori per l’impegno profuso».