
CAMPAGNATICO – “O iniziamo a contenere i lupi, oppure molte aziende, compresa la mia, chiuderanno nel giro di qualche mese!” così l’allevatore Antonello Contena commenta l’ennesimo attacco al proprio gregge.
Contena, insieme al fratello, alleva 890 pecore in località Granaione nel Comune di Campagnatico.
“Due giorni fa, tra le ore 8:30 e le ore 9:50 del mattino, l’ultimo attacco dei lupi ha colpito il suo gregge. Questa volta sono stati una pecora in lattazione e un montone a subirne le conseguenze – afferma -. Entrambi gli animali, grazie alla prontezza dei cani da guardiania che hanno scacciato i lupi, hanno riportato “solamente” ferite da morsi. La pecora presenta ferite abbastanza profonde e questa mattina non aveva più latte. Il montone ha riportato ferite apparentemente meno gravi, ma ha un grande rigonfiamento sotto al mento che non fa ben sperare. Purtroppo, quest’ultimo ha iniziato a comportarsi in modo anomalo, isolandosi dal gregge, il che non lascia presagire nulla di buono riguardo alla sua sorte”.
Due settimane fa, Antonello Contena e il suo gregge hanno subito un altro attacco dei lupi, che ha provocato il ferimento di una pecora.
Antonello Contena si è rivolto al Comitato resistenza pastorale, mettendo in luce, “l’amara verità: anche lui, come molti altri pastori e allevatori, si vedrà costretto a chiudere la sua azienda se non verranno prese misure di contenimento nei confronti dei lupi nel breve periodo. Il Comitato Resistenza Pastorale chiede, per l’ennesima volta, a gran voce alle istituzioni, alla Regione Toscana e alla Vicepresidente Stefania Saccardi, di mettere in atto le deroghe già esistenti per il contenimento dei lupi. Queste deroghe possono aiutare concretamente i pastori e gli allevatori a continuare il loro lavoro con dignità. Un lavoro fatto di sacrifici e rinunce, ma al quale ogni pastore è profondamente legato”.