GROSSETO – Sono oltre 600 le candidate e i candidati alle prossime elezioni europee, regionali e amministrative ad aver sottoscritto l’appello per la trasparenza e la legalità di Avviso Pubblico e Libera. Provengono da ogni parte d’Italia e appartengono a formazioni politiche diverse per testimoniare che la lotta alle mafie non ha e non deve avere colore politico.
“Ma a guidare l’agire politico – dicono da Avviso Pubblico e Libera – dev’essere l’interesse generale, il bene della comunità e la promozione dei diritti e dei doveri di cittadinanza di ciascuno. L’appello è rivolto a tutti i candidati e le candidate alle elezioni amministrative, regionali ed europee – che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024 – affinché si impegnino ad inserire il tema delle mafie e della corruzione all’interno dei programmi elettorali. A quanti si apprestano a ricoprire un incarico pubblico chiediamo di parlare di mafie e corruzione nelle campagne elettorali, di dichiarare pubblicamente il rifiuto dei voti e di altre forme di sostegno da parte di chi opera e vive nella criminalità organizzata e di dire come si finanziano le campagne elettorali, per ricostruire quel senso di fiducia con la cittadinanza che si va sempre più sfilacciando. Bisogna rilanciare un impegno in investimenti, in educazione, sensibilizzazione e formazione, per dare ai nostri giovani maggiori strumenti e un futuro migliore. Bisogna pretendere che questi temi vengano inseriti nei programmi elettorali. Perché se è vero che la criminalità organizzata si combatte con la legalità organizzata, allora i candidati e le candidate alle prossime elezioni dovranno assumersi impegni concreti per una politica credibile che ha bisogno di legittimazione popolare”.
“In Toscana c’è bisogno più che mai dell’impegno di tutti i candidati sia che corrano per il Parlamento europeo sia per uno dei tanti comuni al voto nella nostra regione – ha dichiarato Massimo Borghi, coordinatore regionale per la Toscana di Avviso Pubblico e assessore del Comune di Gavorrano –. La Toscana non è mai stata terra di mafie, ma da molti anni le mafie ci sono e fanno affari. Basti pensare al keu, agli arresti per il caporalato in agricoltura, alle infiltrazioni nell’edilizia, nella ristorazione, nel settore alberghiero. Alla presenza di camorra, cosa nostra e ’ndrangheta, come dimostrano gli innumerevoli immobili sequestrati nella nostra regione, si sono aggiunte le mafie straniere come quella cinese, russa e negli ultimi tempi albanese. Il porto di Livorno è il secondo porto per il transito di cocaina proveniente dai narcotrafficanti colombiani. Non dobbiamo dimenticare la relazione tenuta dal procuratore generale Ettore Squillace Greco in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, da questa dobbiamo partire per fare fronte unito contro le mafie, con una grande azione culturale e di antimafia sociale, indipendentemente dallo schieramento politico a cui ognuno di noi appartiene”.
“Nelle vicende di questo nostro Paese c’è sovente un convitato di pietra, che non troppo spesso viene evocato: non vorremmo, come in molte altre campagne elettorali, che la realtà dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali di stampo mafioso fosse un argomento intrattabile o da mettere ai margini dei contenuti programmatici di candidate e candidati e delle forze politiche che rappresentano – ha aggiunto Andrea Bigalli, coreferente regionale di Libera Toscana –. Se trattare ciò diviene di evidente importanza a livello delle amministrazioni locali, lo è ancora di più a livello europeo, dove l’esigenza di una legislazione comune e di dinamiche condivise dell’azione delle magistrature e delle forze dell’ordine nazionali è un vero e proprio imperativo categorico”.
A questo link tutti i candidati e le candidate che hanno già sottoscritto l’appello: https://www.avvisopubblico.it/home/oltre-450-candidati-e-candidate-alle-elezioni-amministrative-regionali-ed-europee-sottoscrivono-lappello-di-avviso-pubblico-e-libera/