
GROSSETO – Una volta era un comitato di cittadini più partecipato e attivo. Poi è subentrata la rassegnazione, le risposte alle loro proposte si sono trasformate in tante porte chiuse in faccia e alcuni hanno mollato. Ma il gruppo di residenti di Gorarella rimasto a lottare per il proprio quartiere non si è mai dato per vinto, e tra telefonate e qualche riunione all’aperto, continua ancora a chiedere udienza in Comune.
Tra via Einaudi e la chiesa dell’Addolorata, sotto alla chioma dei pini al parco Giorgio La Pira, intanto, è arrivata qualche nuova panchina. «Un contentino, qui vengono anziani a cercare un po’ d’ombra e giovani a fare compleanni – dice un membro del gruppo di residenti – capita spesso di non trovare posto dove sedersi, è un’azione utile. Ma molti giochi per bambini sono rotti, la pavimentazione dei sentieri è tutta guasta, le strade non sono da meno e il parco quando piove diventa un lago».
Una delle donne residenti nella zona, insieme agli altri cittadini del gruppo, indica tutto quello che manca, o che è danneggiato, nel parco. «Lì quattro altalene non ci sono più – scorre con il dito – ci vanno i ragazzi grandi o adolescenti e alla fine rompono tutto. Poi chi ripaga? Forse con qualche telecamera e qualche multa anche i genitori saprebbero come i propri figli trattano i beni pubblici. Come l’altro grande gioco per bambini fatto di passaggi e tunnel, transennato da settimane con la scritta “lavori in corso”, alcuni continuano ad entrarci dentro a loro rischio e pericolo».
Dopo la pioggia, il lago. Dopo le feste, la tempesta di rifiuti
Guardando a terra poi, apre le braccia. «Abbiamo visto anche noi che ultimamente è piovuto tanto, ma questo parco giorni fa era divenuto un lago – mostra le foto – Alcuni ragazzi più grandi avevano tolto la pavimentazione del lastricato in pietra per tirarcene dei pezzi dentro, come se fossimo a Bolsena o sul Trasimeno».
Ora il lastricato è un nuovo percorso a ostacoli. «Sì ma non è un’attrazione per bambini – dice la donna – qui si rischia di farsi male seriamente, come è capitato a una signora che è inciampata su una buca del marciapiede qualche giorno fa. La hanno portata al pronto soccorso e probabilmente farà ricorso al Comune. Mi chiedo se l’amministrazione preferisca pagare i ricorsi in tribunale con i soldi dei cittadini, o se preferisca agire preventivamente su buche e dissesti. Alle nostre proposte e inviti non è mai stato risposto granché».
La preoccupazione dei cittadini è rivolta anche alla gestione dei rifiuti. «Il parco è frequentato e qui vengono festeggiati molti compleanni – dice uno dei cittadini – Non abbiamo nulla in contrario, ma spesso i rifiuti lasciati traboccano dai cassonetti che ci sono qui e se non vengono svuotati entro qualche ora, la mattina dopo le gazze li fanno trovare tutti rovesciati come se fosse passata una tempesta. C’è anche chi ha problemi a conferire rifiuti. Una signora anziana ha difficoltà ad attraversare tutta la via (a doppio senso di marcia) per andare a buttare la spazzatura, sembra non ci sia modo di cambiare la disposizione o mettere qualche cassonetto da questa parte del marciapiede».
«Un’altra zona ricca di rifiuti abbandonati è quella che costeggia la ferrovia in via Caravaggio – prosegue – all’altezza del sottopasso dove si apre anche via Aurelia antica. Dall’altra parte della ferrovia c’è anche un altro parchetto che sembra abbandonato, in via Sonnino».
Spaccio e degrado
Tornando però a quello che si apre davanti alla chiesa dell’Addolarata, il gruppo di residenti fa notare che in alcuni orari, l’area è più cupa del solito. «Di sera o di mattina presto abbiamo visto il parco frequentato da quelli che ci sono sembrati spacciatori – racconta una delle donne del gruppo – sia questo che l’altro qui vicino, in via Don Sturzo. Una bambina qualche giorno fa ha trovato una siringa sotto a una di queste panchine».
Alle numerose richieste dei cittadini, sembrano essere seguiti pochi interventi. «Abbiamo sempre segnalato – dice uno dei residenti – aspettiamo che qualcuno intervenga in maniera seria».
La fuga della banca e delle Poste
«Ci sentiamo abbandonati – precisa la residente – anche al centro commerciale Gorarella è rimasto ben poco. Sia banca che Poste hanno lasciato la struttura e per i residenti, soprattutto per gli anziani, questa mancanza si è trasformata in un disagio non da poco. In molti casi anche solo ritirare al bancomat si trasforma in un viaggio tutt’altro che comodo».
Nonostante questi problemi però, il gruppo ci cittadini continua a confidare nella riqualificazione di un quartiere che non ha mai spesso di amare. «Grosseto è la nostra casa e ce la ricordavamo differente – concludono – anche durante il taglio del verde gli sfalci non venivano abbandonati come vediamo ora. Gorarella, nonostante i rifiuti abbandonati e le aree di degrado, siamo convinti che si possa riqualificare. Con interventi che potranno fare piacere sia ai più anziani ma anche ai più piccoli. Ci sono molte persone che anche in estate escono e frequentano la zona e il parco, ci appelliamo a tutti, cittadini e amministrazione, ad impegnarsi affinché Gorarella possa essere un quartiere più vivibile».