GROSSETO – Già ben oltre le 300mila firme a livello nazionale, e superata quota 2.600 in provincia di Grosseto, dove il primo banchetto è stato montato il 25 aprile in piazza Dante nel capoluogo. Sono i numeri significativi della raccolta delle firme per i quattro referendum su quali è mobilitata la Cgil.
«La macchina dei volontari sta oramai lavorando a pieno regime – spiega Eleonora Bucci, responsabile dell’organizzazione della Cgil grossetana – e sono già stati stabiliti alcuni calendari per i banchetti che si svolgono nei centri della provincia, dove i cittadini potranno trovare volantini esemplificativi dei contenuti referendari e i certificatori delle loro firme. Oltre che ai banchetti, poi, è possibile firmare referendum sia direttamente nelle sedi della Cgil, sia via internet utilizzando il proprio Spid. Una modalità ancora poco utilizzata – appena 116 le firme nella nostra provincia – probabilmente perché non è diffusa la conoscenza che è possibile farlo sia visitando la nostra pagina https://www.cgil.it/referendum, sia inquadrando col proprio smartphone il codice QR che si trova sulle pagine Facebook e un po’ ovunque sul web. È una procedura molto semplice e veloce, che fa risparmiare tempo a chi non può recarsi ai banchetti per firmare i moduli cartacei. Le persone comunque stanno rispondendo positivamente e contiamo di raggiungere la soglia del milione di firme molto velocemente».
Quattro i quesiti referendari sui quali la Cgil chiede le firme, associati ciascuno a una scheda di colore diverso: rossa per abrogare la normativa del Job Act che impedisce il reintegro per ingiusto licenziamento; gialla per abrogare il tetto all’indennizzo per l’ingiusto licenziamento; verde per abrogare alcune norme che favoriscono i contratti a tempo determinato; blu per abrogare il divieto di responsabilità solidale delle aziende committenti nelle catene del subappalto.
«Tante firme in così poco tempo – sottolinea Monica Pagni, segretaria della camera del lavoro di Grosseto – stanno a dimostrare che si possono ancora raggiungere le persone anche essendo marginalizzati dal sistema dell’informazione controllato dal governo. E questo succede perché la Cgil ha mantenuto integra un’autonoma organizzazione di militanza e capacità di mobilitazione valoriale che le consentono di stare in mezzo alla gente. I quattro referendum che proponiamo ai cittadini toccano questioni determinanti per la qualità del lavoro, che negli ultimi vent’anni è stata sacrificata per privilegiare la distribuzione dei profitti a pochi. Lo dimostrano, purtroppo ancora una volta, le statistiche plumbee delle morti sul lavoro: con una media di tre al giorno, e picchi tragici di 7 persone che ci hanno rimesso la vita, come è successo martedì scorso».
«Per questi motivi mi rivolgo in modo particolare alle ragazze e ai ragazzi, perché questi referendum sono importanti soprattutto per loro. Per garantirgli un salario adeguato, contratti di lavoro non ostaggio della precarietà, condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro non messi a repentaglio dai subappalti a catena che deresponsabilizzano la committenza. A loro per primi chiedo di aiutare la Cgil a raccogliere le firme, di mobilitarsi per tornare a contare costruendosi con le loro mani un futuro più giusto e più sereno».
Follonica 29 maggio
17:30 – 19:00 piazza a Mare
31 maggio
9:30 – 12:00 mercato settimanale
5 giugno
9:30 – 12:00 negozio Unicoop Tirreno
7 giugno
9:30 – 12:00 mercato settimanale
12 giugno
17:30 – 19:00 piazza a Mare
14 giugno
9:30 – 12:00 mercato settimanale
Gavorrano 9:00 – 13:00
31 maggio Giuncarico Circolo Arci
4 giugno
negozio Unicoop Tirreno
13 giugno
negozio Unicoop Tirreno
Orbetello 9:00 – 13:00
7 giugno negozio Unicoop Tirreno
Montieri 90:00 – 13:00
7 giugno negozio Unicoop Tirreno
Massa Marittima 9:00 – 13:00
15 giugno negozio Unicoop Tirreno
Grosseto 9.00 – 13.00
6, 13, 20, 27 giugno piazza Dante
Castiglione della Pescaia
1° giugno mercato settimanale (Paduline)