Sanità

Medicina interna: a Castel del Piano un nuovo modello assistenziale per i degenti

Maggiore comfort grazie a una migliore organizzazione degli spazi e all'azione di umanizzazione delle cure

Medicina interna ospedale Castel del piano

CASTEL DEL PIANO – Nuova veste per la degenza della Medicina Interna dell’ospedale di Castel del Piano, dove oggi è stata inaugurata ufficialmente la recente riorganizzazione.

La rimodulazione del servizio ha interessato sia i posti letto che il modello di assistenza infermieristica ed è frutto dell’attuazione di un progetto di umanizzazione delle cure che ha portato numerosi benefici per i pazienti: incremento dei posti di degenza, che diventano 20 su 16 stanze, di cui, e questo è senza dubbio un grande valore aggiunto, 12 singole e 4 doppie. La presenza di stanze singole, che saranno dotate anche di poltrone e televisione, consente di organizzare locali distinti per genere e, se necessario, di migliorare l’isolamento strutturale per garantire più sicurezza e maggior rispetto della privacy ai ricoverati; inoltre, grazie alla riapertura della sala di soggiorno, viene migliorato il comfort residenziale, la socializzazione e la relazione tra i degenti e i loro familiari e caregiver.

«Il progetto ha portato alla creazione di una Area di degenza molto più confortevole e rappresenta un’esperienza pilota nell’ambito della umanizzazione delle cure ospedaliere – è il commento della Direttrice sanitaria della Asl Toscana Sud Est, Assunta De Luca -. Si punta a valorizzare il setting di degenza garantendo anche maggiore sicurezza e riservatezza, nonché una accoglienza più funzionale con accesso libero ai familiari nelle 24 ore. Nei due moduli di degenza è possibile differenziare i livelli di assistenza in base alla complessità clinico-assistenziale dei degenti, rafforzando l’assistenza personalizzata sia medica che infermieristica».

«Il dipartimento Professioni Infermieristiche e Ostetriche ha dato il proprio contributo in questo progetto, orientando le cure alla relazione – dichiara Vianella Agostinelli, direttrice del Dipartimento – Il gruppo infermieristico, in particolare l’infermiera coordinatrice Simona Cambioni, il responsabile infermieristico Diego Vagaggini, insieme ai medici, agli oss e agli altri infermieri, ha adottato il modello assistenziale del Primary Nursing che consente ad ogni assistito di avere per la durata del ricovero un infermiere referente del proprio percorso di cura, anche a garanzia di una più funzionale collaborazione e integrazione con l’assistenza territoriale degli Infermieri di famiglia e Comunità e dei Medici di Medicina generale, al fine di supportare il paziente verso il proprio domicilio senza soluzione di continuità».

«Si trattava di un assetto provvisorio che sarebbe cambiato con i lavori previsti, prima del Covid, nella rimanente porzione dell’Area. I lavori sono stati regolarmente completati ma l’avvento dell’emergenza pandemica non ha consentito la riapertura come da programma – spiega Paolo Corradini, direttore Uoc Medicina interna – Adesso, la riorganizzazione è conclusa e operativa e oltre ai vantaggi già citati, ci mette in condizione di gestire in maniera ottimale i pazienti con patologie che richiedono isolamento per la sicurezza loro, degli altri ricoverati e degli operatori. Allo stesso tempo è possibile focalizzare maggiore attenzione ai casi particolari e più impegnativi da un punto di vista clinico e assistenziale».

Il sindaco Michele Bartalini esprime «soddisfazione per i recenti interventi all’interno dell’ospedale di Castel del Piano e per le nuove risorse economiche e personali investite nel reparto».

«Ringrazio la dirigenza ASL per la costante e puntuale collaborazione dimostrata – dichiara Michele Bartalini -. Un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori sanitari che quotidianamente svolgono un lavoro essenziale per la nostra comunità. Questo intervento deve essere un ulteriore passo verso il potenziamento della nostra struttura sanitaria a cui dovranno seguirne altri e sono certo che ognuno farà la sua parte per raggiungere questo scopo».

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