GROSSETO – Era stato licenziato dall’Anmil «dopo una lunga assenza ingiustificata dal posto di lavoro». Il dipendente aveva fatto ricorso al giudice e il tribunale del lavoro di Grosseto aveva disposto la reintegra sul posto di lavoro.
«Convinta della piena legittimità del proprio operato, l’Associazione non si è arresa ed ha ritenuto di fare ricorso in Appello dove la Corte ha ribaltato la prima sentenza e giudicato corretta e pienamente legittima la decisione di procedere al licenziamento» afferma il presidente nazionale Anmil Zoello Forni.
«Assentarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro per oltre 20 giorni in seguito ad un trasferimento, anch’esso ritenuto legittimo, mettendo in difficoltà persone fragili e con problemi che vedono in noi un punto di riferimento e alle quali è mancato il nostro supporto, è inaccettabile per un’associazione come la nostra che si impegna a garantire assistenza a soci e cittadini su tutto il territorio».
«Tengo ancora a sottolineare che non solo l’Anmil, ma anche tutti gli altri enti della sua rete, assolvono pienamente agli obblighi di legge in merito alle quote di riserva, tra i propri dipendenti, di persone con disabilità, addirittura in numero superiore a quello previsto dalla legge 68/99», aggiunge Forni.
«Per questo le affermazioni rese a mezzo degli organi di informazione dopo la sentenza di primo grado dal sindacato che ha fornito assistenza legale al lavoratore nel giudizio ci hanno ancor più ferito giacché inesatte e fuorvianti rispetto alla ricostruzione della vicenda processuale. Si è strumentalmente posta in cattiva luce l’Associazione paragonata alla stregua di aziende che operano ai danni dei dipendenti secondo “cattive prassi’».
«Eravamo ottimisti sull’esito del giudizio di appello poiché la assenza ingiustificata dal posto di lavoro costituisce giusta causa di licenziamento. La Corte di Appello di Firenze ha reso giustizia riabilitando e legittimando appieno l’operato dell’Anmil» riferisce l’avvocato Marco Acciavatti che ha assistito l’Associazione nei due gradi di giudizio.