GROSSETO – Era l’estate del 1973 quando Fabrizio Pompily, allora diciottenne, con l’amico Armando Zanelli, pochi anni di più, andarono fino ad Istanbul in auto. Un viaggio di 5000 chilometri percorsi in una quindicina di giorni, attraverso Jugoslavia, Bulgaria e Turchia. Un viaggio fatto per la voglia di conoscere il mondo, vedere altre realtà. Un viaggio fatto senza navigatore, ma affrontato con una pagina strappata dall’atlante e senza mai sentirsi con le famiglie, semplicemente perché allora il telefono in casa non l’avevano.
Adesso l’amico fraterno non c’è più, ma Fabrizio ha sentito il desiderio di ripercorrere quel viaggio a 50 anni esatti da quando fu fatto. Questa volta in compagnia di Cristina Bartalini e con la propria Alfa 33, l’auto d’epoca con cui in questi anni ha percorso le strade d’Europa fino in Austria, Svizzera, Montenegro, Capo Nord e Francia.
L’itinerario scelto per l’andata è stato quello di 50 anni fa, quindi da Trieste, Lubiana, Belgrado, Sofia fino ad Istanbul. Il ritorno invece attraverso la Grecia e poi in traghetto verso l’Italia. Quindi un po’ di chilometri in meno, “solo 4000”.
Il viaggio ha permesso di vedere una Istanbul tanto cambiata, ingigantita, moderna, con i suoi 20 milioni di abitanti. Nell’anno del viaggio di Fabrizio e Armando stavano ultimando la costruzione del primo ponte sullo stretto del Bosforo, inaugurato pochi mesi dopo. Ora i ponti che uniscono la parte europea con quella asiatica sono tre, a cui si è aggiunto da pochi anni anche il tunnel sottomarino.
Una Istanbul tanto moderna, ma anche tanto legata alle tradizioni e con una storia plurimillenaria da raccontare a partire dai tre nomi avuti nella storia: Bisanzio, Costantinopoli e Istanbul. Una città che con l’imperatore Costantino divenne la Nova Roma, quando nel 330 d.C. fu proclamata capitale dell’Impero Romano riunificato. E con i suoi monumenti di una bellezza e grandezza che non hanno niente da invidiare alle grandi costruzioni europee. A partire dalla Basilica di Santa Sofia costruita intorno al 500 d.C., alla Moschea Blu di oltre mille anni dopo, al Palazzo del Topkapi, il palazzo dei sultani. Durante i giorni trascorsi ad Istanbul Fabrizio e Cristina hanno anche navigato lungo lo stretto del Bosforo, una via d’acqua fondamentale per il collegamento fra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero da sempre. E che oggi la situazione internazionale ne evidenzia ancora di più il ruolo strategico.