GROSSETO – Lo stato di emergenza per Covid-19 è finita, ma la malattia può essere ancora pericolosa soprattutto per pazienti fragili e persone anziane.
È per questa ragione che la direzione Prevenzione del ministero della Salute ha diffuso una circolare “per rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale”.
La nuova circolare regola la questione dei tamponi per chi entra in ospedale e nelle strutture per anziani. Nello specifico l’indicazione è quella di fare il tampone a chi ha sintomi da Covid in pronto soccorso, ma il test viene raccomandato anche alle persone che devono essere ricoverato in un reparto in cui si trovano pazienti fragili, ma anche per accedere nelle Rsa.
Pronto soccorso
Il tampone è previsto per tutti coloro che devono accedere al pronto soccorso e presentano sintomi da Covid, mentre “per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con Covid-19 al triage effettuato all’accesso al Pronto soccorso non è indicata l’esecuzione del test per Sars-CoV-2”.
Ricoveri
Oltre al pronto soccorso la circolare indica delle raccomandazioni per gli altri reparti, in particolare dove sono ricoverati pazienti in condizioni più critiche. Infatti anche i pazienti asintomatici “che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, Rsa) è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2″.
Rsa
Particolare attenzione anche alle indicazioni fornite per le strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie. Il Ministero ha raccomandato che agli ospiti che devono accedere alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti, è indicata l’effettuazione di test diagnostici al momento dell’accesso nella struttura. La circolare infine ricorda anche che “i visitatori/accompagnatori che presentano sintomi compatibili con il Covid devono evitare di accedere alle succitate strutture”. Stessa cosa per “gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria” nel caso accedino “in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili,secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture”.
La situazione Covid in Toscana
Negli ultimi sette giorni in Toscana si sono registrati 1.294 nuovi casi di Covid-19: 405 confermati con tampone molecolare e gli altri 889 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati in regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.612.798. A oggi in 1.975 risultano ancora positivi. I guariti crescono dello 0,1% (1.896 persone) e raggiungono quota 1.598.797 (99,1% dei casi totali).
Sono ricoverate in ospedale 182 persone (2 in più rispetto alla settimana precedente, più 1,1%), di cui 3 (stabili) si trovano in terapia intensiva. In 1.793 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (620 in meno rispetto alla settimana precedente, meno 25,7%).
La lista dei decessi si aggiorna con 16 nuovi decessi: 11 uomini e 5 donne con un’età media di 79,8 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 3 a Firenze, 2 a Pistoia, 1 a Pisa, 3 a Arezzo, 6 a Siena, 1 a Grosseto
L’andamento per provincia
Con gli ultimi casi salgono a 431.694 i positivi dall’inizio dell’emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (334 in più rispetto alla settimana precedente), 104.758 in provincia di Prato (67 in più), 124.783 a Pistoia (99 in più), 84.541 a Massa Carrara (100 in più), 175.656 a Lucca (113 in più), 188.931 a Pisa (173 in più), 148.661 a Livorno (106 in più), 145.740 ad Arezzo (118 in più), 115.888 a Siena (114 in più) e 90.708 a Grosseto (64 in più). A questi vanno aggiunti 571 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni.
La Toscana ha circa 44.172 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall’inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 46.125 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Livorno (45.708) e Pisa (45.381). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 40.532).
Ogni venerdì sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità saranno pubblicati all’indirizzo www.ars.toscana.it/covid19 i confronti con l’andamento della pandemia nelle altre regioni italiane.