GROSSETO – «Nei giorni dal 7 al 9 settembre nella nostra città, anche se in un luogo decentrato, si terrà, per la quarta volta, il raduno dei “fascisti del terzo millennio” di Casa Pound attraverso una loro associazione di copertura» è il presidente della sezione Anpi Elvio Palazzoli, Romeo Carusi, ad intervebire con l’argomento.
«Casa Pound non ha mai nascosto il proprio richiamo alla retorica del fascismo storico, la nostalgia per la dittatura fascista e il desiderio di istaurare un regime reazionario. Perciò è una delle organizzazioni neo-fasciste che l’Associazione nazionale partigiani d’Italia ha chiesto che vengano sciolte in applicazione della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista».
«Noi riteniamo che la loro ripetuta presenza nel territorio cittadino rappresenti un pericolo per le istituzioni democratiche e per la convivenza civile della nostra città. È pericolosa l’assuefazione ad una presenza, che si vuol far passare come “normale” e che trova una sponda nella posizione ideologica revisionista della giunta comunale, la quale vuole intitolare una strada cittadina a Giorgio Almirante, figura compromessa con la dittatura fascista e con le stragi neofasciste del dopoguerra. Costui firmò il manifesto di Paganico dal quale presero le mosse alcune stragi, le cui ferite sono ancora aperte nella memoria dei maremmani» prosegue l’Anpi.
«Invitiamo le istituzioni democratiche a prendere le distanze dalle manifestazioni neo-fasciste, le autorità preposte all’ordine pubblico democratico nelle nostre comunità ad evitare i rischi legati a questa presenza e tutte le cittadine e i cittadini e gli antifascisti a vigilare e a respingere ogni provocazione, che ne potesse derivare».