GROSSETO – Per il terzo anno consecutivo l’E.Bi.T.Tosc., Ente Bilaterale del terziario toscano organismo paritetico costituito in base al contratto nazionale del settore da Confcommercio Toscana e dalle organizzazioni sindacali regionali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana, ripropone il programma di sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori del Terziario e alle loro famiglie denominato ‘Il Buono che meriti’. Si tratta di un programma di sostegno al reddito che quest’anno E.Bi.T.Tosc. ha voluto potenziare innalzando il tetto Isee della platea ammessa agli aiuti e ampliando il numero delle misure.
Sono previste 13 linee di azione: premio per la natalità, contributo per le rette dell’asilo o della scuola materna, contributo per i campi estivi, contributo per i testi scolastici, contributo autosufficienza, contributo per il trasporto scolastico e casa/lavoro, contributo per lavoratrice o lavoratore che ha superato il periodo di comporto per malattie oncologiche e/o terapie salvavita, contributo per congedi parentali non obbligatori (per soli genitori uomini), contributo per Cigs o Fis contributo borsa di studio per lavoratrici e lavoratori studenti e per i figli degli stessi, contributo per l’acquisto delle protesi, contributo per le spese veterinarie, contributo per la partecipazione a corsi di formazione predisposti da E.BI.T.Tosc..
L’importo complessivo messo a disposizione ammonta a 660mila euro.
Rivolgendosi agli infopoint delle sedi sindacali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, si possono chiedere fino a 3 buoni per le spese inerenti le 13 azioni finanziate per le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2023. Il sostegno potrà essere richiesto, entro il 31 dicembre 2023, da lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato, da apprendisti e anche da lavoratrici e lavoratori a tempo determinato che abbiano svolto almeno 4 mesi di lavoro negli ultimi 12 mesi in aziende iscritte all’Ente bilaterale del Terziario Toscano ed in regola con il versamento all’ente. I buoni potranno essere spesi entro il 29 febbraio 2024 nelle attività commerciali convenzionate conl’E.bi.t.tosc. il cui elenco completo è consultabile sul sito internet www.ebittosc.it.
Il ‘Buono che meriti’ sarà accettato solo nei negozi fisici. Non può essere utilizzato per il commercio online. Ciò rende ‘Il Buono che meriti’ una grande opportunità anche per il commercio di vicinato oltre che per i lavoratori del Terziario e delle loro famiglie. I commercianti che hanno un negozio in città o in provincia possono ancora aderire a E.Bi.T.Tosc. e avere così la possibilità di accogliere nuovi clienti, ovvero i lavoratori del Terziario che avranno i buoni da spendere. I commercianti interessati a implementare la già nutrita rete dei negozi convenzionati con E.Bi.T.Tosc possono contattare Confcommercio Grosseto al numero 0564-470111.
‘Il Buono che meriti’ nasce nel 2021 come contributo di solidarietà per recuperare le perdite salariali dei lavoratori rimasti in cassa integrazione a causa dell’emergenza pandemica. Superata la crisi pandemica, il programma si è aperto anche ad esigenze diverse, includendo via, via nuove priorità di indirizzo quali i figli, lo studio, la salute e, da quest’anno, la mobilità casa-lavoro e le spese veterinarie. Sale il tetto ISEE entro il quale è possibile richiedere il contributo. A beneficiare del sostegno saranno i lavoratori e le lavoratrici con ISEE sino ad un massimo di 32mila euro. Ognuno potrà richiedere fino a tre misure, rivolgendosi agli Info Point delle organizzazioni sindacali socie. E’ consigliabile affrettarsi, visto che i voucher saranno assegnati fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
“Anche quest’anno si rinnova il progetto ‘Il Buono che meriti’, ideato dall’Ente Bilaterale del Terziario Toscano” ha affermato il presidente di Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. “Un sostegno al reddito unico in Italia – ha rimarcato Gennari – che mette a disposizione delle famiglie circa 660 mila euro da distribuire attraverso tredici misure di sostegno articolate e diversificate tra loro in modo da rendere questo contributo davvero inclusivo e rispondente alle necessità dei lavoratori del Terziario. Una iniziativa che è a sostegno anche delle imprese perché consente ai negozi fisici, e solo a loro, di allargare la platea di clienti”. “’Il Buono che meriti’ è una misura – evidenzia Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – che sostiene sia i dipendenti delle aziende, sia la rete commerciale toscana. È la misura tangibile della forza del sistema Confcommercio a sostegno dei negozi fisici. Con ‘Il Buono che meriti’, infatti, grazie all’organizzazione dell’Ente bilaterale andiamo a creare una occasione in più di business per il commercio di vicinato perché i buoni non sono spendibili online. La politica di Confcommercio d’altra parte è sempre stata questa: stare dalla parte delle botteghe, ovvero dalla parte di chi ogni giorno tira su la saracinesca e offre servizi e prodotti di qualità, verificabili e tangibili nel momento del loro acquisto. ‘Il buono che meriti’ è uno degli strumenti che utilizziamo per realizzare questa politica e siamo certi che sarà un successo anche in questa edizione 2023”.
“E’ sempre positivo quando le parti sociali, associazioni datoriali ed organizzazioni sindacali dei lavoratori, si mettono insieme per perseguire un fine comune – spiega Simone Gobbi, segretario generale Fisascat Cisl – che coniuga gli interessi dei lavoratori e delle aziende, come in questo caso. E’ il terzo anno che diamo vita all’iniziativa il Buono che meriti. Si tratta di risorse molto importanti, a salvaguardia del salario e del reddito, e che vanno ad incidere su quelle che sono le necessità quotidiane delle famiglie”.
“L’Isee è stato innalzato a 32.000 euro, e questo, con mio grande piacere, permetterà a tante famiglie di accedere ai voucher – sostiene la responsabile territoriale della Uiltucs Dorsaf Oueslati – che saranno una boccata d’ossigeno. Le misure di sostegno attivate quest’anno sono ben tredici, sono varie, sempre più inclusive e rispondenti ai tempi che cambiano. Ad esempio, è stato introdotto un nuovo contributo per le spese veterinarie, perché anche gli animali da compagnia sono ormai una parte integrante dei nostri nuclei familiari”.
“Dare un contributo economico in più ai lavoratori come succede con questi voucher – commenta Pierpaolo Micci, segretario generale della Filcams Cgil – è un modo per mettere al centro le persone e le loro famiglie. E’ la qualità delle persone che, sostanzialmente, determina un commercio di qualità e, di conseguenza, anche il futuro dell’economia. Credo che ‘Il Buono che meriti’ non sia un punto di arrivo, ma un punto di partenza, per mettere sempre più spesso intorno ad un tavolo le parti sociali per trovare insieme soluzioni ai nuovi bisogni di welfare”.
Dove chiedere il “Buono che ti meriti”? Ecco l’elenco degli infopoint ai quali rivolgersi per richiedere il “Buono che ti meriti”:
FILCAMS GROSSETO
Via Repubblica Domenicana, 80D/G
Mercoledì e Venerdì 15.30 > 18:30
Eleonora Bucci
346.8041543
Maikol Ricci
342.7565092
FILCAMS ARCIDOSSO
Via Roma, 34
Lunedì 9.00 > 12.00 Ref.
Eleonora Bucci
346.8041543
FILCAMS FOLLONICA
Viale Europa, 3
Martedì 16.00 > 18.30 e Giovedì 9.00 > 12.00
Maikol Ricci
342.7565092
FILCAMS ORBETELLO
Via Donatori del Sangue 47
Giovedì 9.00 > 12:00 Ref.
Maikol Ricci
342.7565092
FISASCAT GROSSETO
Via Senegal, 25
Dal lunedì a venerdì 9.00 > 12.30 e 15.00 > 18.30
Sara Tosi
0564 422319
FISASCAT FOLLONICA
Via Dell’industria, 1070
Mercoledì 9.00 > 12.30 e 15.00 > 18.30 Venerdì 9.00 > 12.00
Massimo Mancinelli
0564 422319
FISASCAT ORBETELLO
Via Donatori del Sangue, 5
Martedì e Giovedì 15.00 > 18.30
Sara Tosi
0564 422319
UILTUCS GROSSETO
Via Monte Rosa, 112
Su appuntamento: da lunedì a venerdì 9.00 > 13.00 e 14.30 > 18.30
Dorsaf 353 -4494893
email: [email protected]
UILTUCS FOLLONICA
Via Pietro Nenni, 2
Su appuntamento: da lunedì a venerdì 9.00 > 13.00 e 14.30 > 18.30
Dorsaf 353 -4494893
email: [email protected]
Le pratiche dovranno contenere la documentazione relativa all’anno 2023 e verranno approvate fino a esaurimento delle risorse stanziate.