Criminaltà

Evasori beccati dalla Finanza: tasse non pagate per 13 milioni di euro. Tutte le operazioni delle Fiamme gialle

249esimo anniversario Guardia di Finanza

GROSSETO – La Guardia di Finanza compie 249 anni e l’odierna cerimonia è stata anche l’occasione per condividere gli interventi e numeri del 2022, operazioni “a tutto campo” contro la criminalità a tutela di cittadini e imprese. Dati da cui spicca ad esempio quello sull’evasione fiscale: in Maremma nel 2022 sono state evase imposte dirette ed Iva per 13 milioni di euro.

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023 la Guardia di finanza di Grosseto ha eseguito 670 interventi ispettivi e 406 indagini delegate dalle magistrature in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale, per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a “tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse pubbliche e in particolare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Vediamo tutte le attività nel dettaglio:

I numeri

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE
Mirati interventi fondati sull’incrocio selettivo delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Comando Provinciale di Grosseto per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia sana dall’illecita concorrenza e degli evasori responsabili di gravi violazioni e frodi fiscali.

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di accertare frodi per 1,5 milioni di euro derivanti da indebite compensazioni e rimborsi di crediti inesistenti e/o non spettanti. In tale contesto, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Grosseto, sono stati sequestrati beni e valori pari a complessivi 276 mila euro. Sono stati individuati 52 evasori totali, ossia esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo completamente
sconosciuti all’amministrazione finanziaria, che hanno evaso imposte dirette ed Iva per 13 milioni di euro.

In materia di emersione del lavoro, sono stati individuati complessivamente 26 lavoratori irregolari. Scoperti 8 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili al cosiddetto fenomeno dell’esterovestizione della residenza fiscale di persone giuridiche (stabili organizzazioni occulte di società estere) e persone fisiche (cittadini esteri fiscalmente residenti in Italia ovvero italiani fittiziamente residenti all’estero). Gli interventi eseguiti hanno portato alla constatazione di materia imponibile ed Iva sottratti a tassazione per oltre 3,5 milioni di euro.
I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 45. Il valore dei beni sequestrati, quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, è risultato di 434 mila euro. Avanzate proposte di sequestro per equivalente, rispetto ad imposte evase oggetto di reati fiscali, per 6,5 milioni di euro.

È stato intensificato da parte del Corpo il presidio ispettivo nel comparto delle accise, settore particolarmente permeabile agli interessi della criminalità. Al fine di tutelare la libera concorrenza e scongiurare i tentativi di speculazione, è stata eseguita un’approfondita mappatura dei soggetti economici “operatori accise”, una capillare azione di controllo sulla filiera di approvvigionamento e sui prezzi del carburante mediante l’attuazione di specifici piani di intervento.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Il Comando Provinciale Grosseto ha dedicato particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. L’attenzione operativa del Corpo rafforzata dall’interoperatività delle banche dati, si inserisce in un mondo interconnesso che vede nell’uso di internet e delle tecnologie informatiche uno spazio di azione non delimitato da frontiere fisiche e quindi aperto allo scambio commerciale online. La Guardia di finanza, attraverso l’utilizzo dello strumento della “Dorsale Informatica” che mette a sistema 120 banche dati, seleziona target ed interventi mirati, evitando in tal modo controlli massivi. Tale strumento informatico, unito alla conoscenza del territorio, alle segnalazioni e agli input desumibili dalle “fonti aperte”, nonché alla tenacia e perspicacia investigativa dei militari del Corpo, è di straordinario supporto per l’attività a contrasto degli illeciti economico-finanziari, soprattutto in relazione alla individuazione dei casi di gravi irregolarità nell’utilizzo dei fondi e dei finanziamenti messi a disposizione dall’Ue nell’ambito del Pnrr. In tale contesto, solo nel corrente anno, sono stati eseguiti 6 interventi, di cui 4 irregolari, che hanno permesso di contestare oltre 830 mila euro di crediti d’imposta non spettanti.

L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 39 controlli che hanno portato alla denuncia di 7 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 520 mila euro. Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 156, cui si aggiungono 88 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 11 interventi eseguiti su delega della Corte dei conti. In quest’ultimo caso sono stati segnalati 37 soggetti accertando nei loro confronti un danno erariale di 1,7 milioni di euro.

Nell’ambito del piano anticorruzione, ammonta a 130 mila euro il valore dei provvedimenti cautelari eseguiti in relazione a condotte corruttive e di peculato accertate dalla Guardia di finanza a carico di un soggetto denunciato all’A.G. per reati contro la pubblica amministrazione. Avanzate proposte di sequestro per oltre 255 mila euro. È stata intensificata l’attività finalizzata ad individuare contributi finanziari pubblici percepiti indebitamente ovvero in assenza dei presupposti giuridici legittimanti la loro erogazione da parte degli Enti locali, dello Stato e dell’Ue. In materia di fondi strutturali e spese dirette sono stati segnalati all’autorità giudiziaria 18 responsabili per una frode accertata di 4,4 milioni euro.

Sul fronte degli strumenti finanziari messi a disposizione dell’Unione Europea per favorire la politica agricola e della pesca sono stati sottoposti a controllo 11 milioni di contributi erogati. Le relative attività d’indagine hanno portato alla scoperta di somme indebitamente percepite o richieste per 230 mila euro, con 5 persone denunciate all’Autorità giudiziaria.

A seguito dei controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate, sono stati individuati 53 casi di irregolarità con la denuncia di 42 persone. In tale comparto l’attenzione si è concentrata sulla verifica della regolare erogazione di benefici e sostegni economici da parte degli Enti locali e sui fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza” che hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Scoperti illeciti per oltre 350 mila euro, con denuncia all’Autorità giudiziaria di 37 persone.

CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La Guardia di finanza attua una strategia che mira a contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità economico-finanziaria e organizzata nel tessuto economico e sociale. Sono 21 le indagini patrimoniali contro la criminalità comune ed economico-finanziaria volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, che hanno riguardato società e loro prestanome, nonché soggetti connotati da pericolosità economico-fiscale, da cui sono scaturite proposte di sequestro che hanno consentito alla competente Autorità Giudiziaria di emettere provvedimenti di
sequestro patrimoniale per 2,8 milioni di euro e di confisca per circa 4,8 milioni di euro.

Con riferimento all’applicazione della normativa di prevenzione antimafia, sono stati 850 i soggetti sottoposti ad
accertamenti funzionali al rilascio delle certificazioni prefettizie. Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nell’esecuzione di indagini in materia di riciclaggio e autoriciclaggio che hanno portato alla denuncia di 5 persone. Il valore del riciclaggio accertato è di 900 mila euro. Avanzata proposta alla competente Autorità Giudiziaria di sequestro preventivo per 170 mila euro.

Nell’ambito del contrasto agli illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di libera concorrenza dei mercati, sono state analizzate, tra l’altro, 124 segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio dal cui approfondimento sono emerse violazioni ed elevate sanzioni a carico di 16 persone, delle quali 9 sono state denunciate. L’analisi di alcune di esse ha dato origine all’esecuzione di 5 interventi ispettivi di carattere tributario che hanno permesso di individuare una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte dirette pari ad oltre 1,65 milioni di euro con proposte di sequestro avanzate pari ad 1 milione di euro. Nel campo dei reati fallimentari sono stati denunciati 34 soggetti all’Autorità Giudiziaria in relazione a un “valore di distrazioni accertate” per 2,3 milioni di euro. Eseguiti sequestri preventivi per 55 mila euro.

Sequestrati circa 2 chilogrammi di sostanze stupefacenti, per lo più hashish e cocaina. Denunciati 101 soggetti per spaccio, di cui 13 tratti in arresto. Segnalate alla Prefettura 89 persone per possesso di modiche quantità per uso personale. Il supporto delle unità cinofile, impiegate in provincia di Grosseto e in quelle limitrofe, ha consentito di ricercare e scoprire circa 7,5 chilogrammi di droghe pesanti e leggere.

La Guardia di finanza, in virtù delle peculiari competenze riconosciute per legge nel settore, è fortemente impegnata anche nel contrasto alla contraffazione e agli altri illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale. L’abusivismo commerciale, la contraffazione ed il commercio di prodotti insicuri danneggiano il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettono in pericolo la salute dei consumatori. La specifica attività svolta dai reparti del Comando Provinciale di Grosseto, consistente nell’esecuzione di 36 interventi, ha portato al sequestro di 400 mila pezzi e 32 mila chilogrammi di prodotti industriali contraffatti o non sicuri o riportanti indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità, alla denuncia di 29 soggetti e alla verbalizzazione ai fini amministrativi di ulteriori 8.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla GdF a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti. Costante è stata l’attività di vigilanza doganale presso l’Aeroporto Civile di Grosseto dove sono stati controllati 130 voli e 280 persone.

Al numero di pubblica utilità “117” sono pervenute 173 segnalazioni. La Guardia di finanza di Grosseto ha assicurato in concorso con le altre Forze di Polizia, coordinate dalla locale Prefettura, l’attuazione delle misure di controllo del territorio, impiegando 2.104 pattuglie procedendo al controllo su strada di oltre 850 veicoli e 1.200 persone.

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