Attualità

«Non si può svendere prima di vendere». Confesercenti chiede lo slittamento dei saldi

Marco Di Giacopo

GROSSETO – «Non si può iniziare le svendite prima di aver iniziato a vendere» Fismo Confesercenti torna a parlare di saldi, che inizieranno il 6 luglio prossimo.

«Il clima di questa primavera non è stato clemente né stabile. E anche a giugno le giornate di pioggia e maltempo si susseguono. Una situazione che ha inciso pesantemente sugli acquisti, penalizzando la vendita di abbigliamento primaverile ed estivo».

«Iniziare i saldi in questa situazione significa costringere i negozi a mettere in saldo tutta la fornitura estiva, precludendosi la possibilità di vendere la merce a prezzo normale» prosegue Marco Di Giacopo coordinatore AssoTerziario Confesercenti.

Se da un lato Fismo plaude alla scelta di una data unica per i saldi, dall’altro torna a chiedere che venga posticipata al 21 luglio, «per compensare l’incertezza meteo che ha ‘rallentato’ il ciclo delle stagioni e la vendita di capi estivi. Un avvio troppo anticipato dei saldi ci costringerebbe, di fatto, a svendere prima di vendere».

Insomma, sarà banale, ma i saldi di fine stagione devono iniziare a fine stagione. E il divieto di promozioni nei 30 giorni precedenti deve essere assoluto. «Qui è in gioco la sopravvivenza dei piccoli negozi, che hanno subito il colpo più duro dalla pandemia e soffrono gli aumenti delle utenze. I negozi continuano a chiudere. Un danno anche al mondo della moda e del made in Italy».

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