GROSSETO – A seguito di un’azione programmata dalla Federcostruzioni, si è svolto un incontro con il Prefetto di Grosseto Paola Berardino e le delegazioni delle organizzazioni di rappresentanza territoriali di Ance Grosseto, Cna, Confartigianato e dei sindacati dei lavoratori delle costruzioni Feneal Uil, Filcal Cisl, Fillea Cgil della provincia di Grosseto.
Durante l’incontro è stato evidenziato lo stato di difficoltà che molte aziende della provincia stanno sopportando a seguito della improvvisa ed inaspettata interruzione sulla cessione dei crediti da bonus fiscali edilizi e lo sconto in fattura, a seguito del decreto approvato nel Consiglio dei Ministri del 16 febbraio e al non risolto problema dei crediti incagliati, già maturati e presenti
nei cassetti fiscali di numerose aziende.
«Le delegazioni dei rappresentanti delle imprese e dei lavoratori hanno convintamente sostenuto che questa situazione – se sottovalutata – rischia di condurre anche la nostra provincia verso una decisa penalizzazione economica, coniugata ad una caduta di fiducia verso i mercati, causando evidenti problematiche ai lavoratori, alle famiglie ed alle imprese. È stato inoltre evidenziato che questa carenza di liquidità delle imprese di costruzione impegnate nei lavori di ristrutturazione collegati ai bonus edilizi, sta penalizzando altri settori economici collegati sia alle aziende che alle libere professioni, mettendo a rischio la conclusione di un elevato numero di cantieri avviati e ancora non conclusi. È stato richiesto al Prefetto di Grosseto di farsi portavoce verso il Governo che il perdurare di questo stato di criticità sta determinando crescenti difficoltà economiche ed occupazionali nella nostra Provincia».
«Le delegazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori delle costruzioni edili hanno richiesto e proposto misure per sbloccare i crediti incagliati e il sostegno alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, auspicando efficienti strumenti di sostegno pubblico, sempre più necessari per intervenire in una riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale energivoro, come richiesto anche in ambito europeo, con lo scopo di coniugare la sostenibilità ambientale con la riduzione degli oneri derivanti da interventi pubblici e di bilancio nazionali».