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Non mangia da una settimana. Sciopero della fame per “salvare” il Castello di Triana

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ROCCALBEGNA – Un uomo di 48 anni è stato ricoverato all’ospedale di Grosseto dopo una settimana di sciopero della fame che tutt’ora sta portando avanti.

Ahmet Bachir Diakhate, è questo il suo nome, vive con la moglie ai piedi del Castello di Triana, nel Comune di Roccalbegna, i due da anni denunciano lo stato di abbandono del sito storico culturale e con ogni mezzo cercano di coinvolgere le autorità competenti, dal Comune, al Ministero fino ad arrivare a gesti estremi come, appunto, lo sciopero della fame.

Non è la prima volta che accade. Infatti già ne 2011 l’uomo aveva indetto la stessa protesta, ma grazie all’intervento dell’allora neoeletto sindaco Massimo Galli, tornò sui suoi passi e interruppe lo sciopero della fame. A 12 anni di distanza le cose non sono cambiate molto; la protesta è sempre la stessa. Il primo cittadino è ancora Massimo Galli che si è dichiarato dispiaciuto di questa situazione.

I due coniugi sono determinati a portare avanti la loro battaglia per sottoporre all’attenzione pubblica la situazione del castello medievale di Triana, purtroppo, a quanto pare, anche al costo di rimetterci la salute.

Nella foto sotto, Ahmet Bachir Diakhate

Ahmet Bachir Diakhate
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