GROSSETO – L’ingestione dei cosiddetti caustici (ad esempio disgorganti liquidi e solidi e anticalcare per i sanitari) determina lesioni a livello dei tessuti del tratto gastrointestinale superiore, che possono talvolta evolvere in perforazione gastrica o esofagea. L’intervento è della afferma Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche. Il commento segue la notizia, di qualche giorno fa, di una bambina che ha ingerito per errore del detersivo (la puoi leggere QUI).
I sintomi nei casi più gravi possono essere di vomito e sanguinamento dalla bocca, dolore alla deglutizione e al cavo orale (uno dei sintomi precoci), ma anche dolore toracico e di stomaco. In alcuni casi i liquidi possono essere inalati nelle vie respiratorie causando suoni stridenti, tosse e respiro accelerato. la sintomatologia tuttavia è così ampia, e a
volte così sfumata e lieve, che l’elemento più certo per il cittadino è l’effettiva consapevolezza dell’ingestione accidentale, elemento non sempre semplice da ricostruire soprattutto con i bambini piccoli.
In tutto il mondo, l’80% delle ingestioni di caustici si verifica appunto nei bambini piccoli; queste sono di solito ingestioni accidentali di piccole quantità e sono spesso benigne, Il tasso di mortalità nei bambini di età inferiore ai 6 anni è infatti fortunatamente solo dello 0.002%. Negli adulti, ingestione di caustici sono ingestioni spesso intenzionali di grandi quantità di persone suicide che sono in pericolo di vita. I prodotti industriali di solito sono più concentrati dei prodotti domestici e quindi tendono a essere più dannosi. La prevenzione dell’ingestione di caustici è di fondamentale importanza.
A domicilio è importante evitare di lasciare bottiglie alla portata dei bambini e di travasare sostanze tossiche in
bottiglie con aspetto invitante o innocuo. E’ importante che i prodotti nocivi abbiano sempre la loro etichetta, quindi il travaso è sconsigliato a prescindere ed è bene lasciarli nelle loro bottiglie identificative perché possono dare informazioni utili ai sanitari.
Per altro è assolutamente necessario evitare di utilizzare i bicchieri da cui abitualmente si beve per dosare i detergenti; E’ bene sapere che lo svuotamento gastrico e il carbone attivato così come il latte sono controindicati. Infatti nel primo caso il vomito indotto permette alla sostanza dannosa di “ripercorrere al contrario” il tratto gastrointestinale provocando ulteriori danni. L’uso di carbone e latte può invece ostacolare il lavoro dell’endoscopista in seguito non permettendo una chiara visione o una corretta esecuzione dell’esame.
Somministrare un po’ di acqua subito dopo l’incidente può invece avere un effetto diluente purché venga fatto nei primissimi minuti, dopodiché perde ogni efficacia. Va comunque segnalato che alcuni studi scoraggiano la somministrazione di qualsiasi liquido in quanto potrebbe favorire la comparsa del vomito. In generale quindi assumere sostanze che si pensano contrastanti è controindicato perché potrebbero causare reazioni gravi, nello specifico una produzione di calore che peggiora il danno dei tessuti, non a caso anche i sanitari che prendono in carico la persona spesso chiedono consulenza al centro
anti veleni che potrà fornire l’elemento di contrasto più adatto al singolo caso.
E’ quindi importante chiamare il 112 o recarsi al pronto soccorso evitando ogni fai da te.
Fonte. policlinico gemelli, Manuale MSD