
GROSSETO – Sono 267,1 i milioni di euro spesi per il gioco d’azzardo nei 20 comuni che ricadono nella Società della Salute Coeso. Si tratta dei comuni delle Colline Metallifere, dell’area grossetana e dell’Amiata.
Dall’indagine compiuta dal Coeso con i dati relativi al 2021 (dati che sono riassunti nei grafici che trovate a fondo pagina) si scopre che per la prima volta la maggior parte della spesa nel gioco è stata fatta attraverso la rete telematica (internet), mentre al contrario del 2019 la rete fisica, cioè i punti gioco sul territorio, ha una percentuale più bassa. Andando nel particolare dei 267,1 milioni di euro 164 (61%) sono stati spesi su rete telematica e 103 (39%) su rete fisica.
La spesa procapite per i maggiorenni (perché i minorenni non possono giocare) nei 20 comuni è di 1.835 euro, mentre la media italiana è di 2.229 euro.
La fetta più importante del gioco su rete fisica è rappresentata da una parte dalle slot (30%) e dalle Vlt (24%) mentre le lotterie istantanee sono al 20%.
Sulla rete telematica invece la maggior parte della spesa è destinata ai cosiddetti “giochi di abilità” (poker e altri giochi in stile Casinò) che rappresentano il 72%.
Lo studio del Coeso, affidato per l’elaborazione alla Simurg Ricerche, è stato presentato a Follonica nell’ambito dell’iniziativa di chiusura del ciclo di incontri “Orizzonti di giustizia”, organizzato dal Comune di Follonica in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti di Mafia.
In quell’occasione oltre al sindaco Andrea Benini hanno partecipato Massimiliano Marcucci, responsabile dell’Unità funzionale servizi socio educativi del Coeso, Massimiliano Faraoni di Simurg ricerche, Simona Neri, sindaca di Pergine, dal 2016 responsabile Anci Toscana per il contrasto alle ludopatie e al bullismo, e Virginia Balbonesi e Daniela Tarquini del GameL-over finanziato da Regione Toscana e realizzato in collaborazione con Anci Toscana.
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Qui trovate tutti i dati con i report comune per comune: LINK