Politica

Scuola via Monte Bianco: un disastro. «Amante si dimetta»

GROSSETO – «Inadeguatezza e superficialità dell’azione amministrativa. Amante si dimetta». Così i capigruppo del PD, GCA e M5S Davide Bartolini, Carlo De Martis e Giacomo Gori.

«Venerdì scorso, su richiesta del Movimento 5 stelle, si è riunita la III e la IV Commissione Comunale per approfondire il grave problema che ha interessato il plesso scolastico di via Monte Bianco, facente parte dell’istituto comprensivo 6 di Grosseto. Hanno partecipato ai lavori, su esplicita richiesta del consigliere proponente Giacomo Gori, una delegazione dell’istituto comprensivo tra cui la dirigente scolastica, una rappresentanza del Provveditorato agli studi di Grosseto, nonché la presidente del Consiglio di Istituto. Presenti anche numerosi genitori ed insegnanti ed ovviamente gli assessori competenti Amante e Ginanneschi».

«Ma cos’è successo per arrivare ad interessare un così alto numero di persone, enti, e rappresentanze? Purtroppo, si è trasformato un evento molto positivo come quello della costruzione di una nuova scuola, in un danno irreparabile di ingente entità che andrà a gravare su alunni, famiglie, insegnanti e personale ATA. Un “capolavoro” della giunta Vivarelli Colonna».

«Come accade ogni anno, la scuola a cavallo tra il 2022 ed il 2023, ha organizzato gli open day per dare la possibilità a genitori e ragazzi interessati ad una potenziale iscrizione, di acquisire tutte le informazioni necessarie».

«L’istituto comprensivo, con particolare riferimento al plesso di via Monte Bianco, è diventato molto attrattivo vista la quantità e la qualità dell’offerta formativa nel suo complesso, ma a differenza degli anni passati, le iscrizioni sono crollate: mancano all’appello più di quaranta nuove iscrizioni per via Monte Bianco. Un numero davvero consistente che inciderà negativamente su tutti: il personale docente sarà purtroppo ridotto attraverso il trasferimento ad altri istituti, causando disagi agli stessi insegnanti, nonché un danno agli studenti a causa della mancata continuità didattica estremamente importante per le bambine ed i bambini di quell’età; le famiglie si ritroveranno a dover portare i propri figli in altri plessi più lontani e magari valutati come seconda scelta o ancora, ritrovarsi con due figli in plessi scolastici diversi; l’organico del personale ATA potrebbe essere sottoposto ad un significativo ridimensionamento con conseguente perdita di posti di lavoro. Un disastro».

«Gli interventi della dirigente scolastica e dei suoi collaboratori, nonché quelli della delegazione in rappresentanza del Provveditore, non lasciano spazio a dubbi: le responsabilità sono tutte in capo ad un’imbarazzante e del tutto inadeguata gestione da parte degli assessorati di riferimento, Amante e Ginanneschi».

«E’ da più di un anno che il Sindaco fa annunci trionfali sull’imminente arrivo di 8,5 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione del plesso scolastico di via Monte Bianco, ma nessuno dei suoi assessori si è posto per tempo il problema su come gestire e garantire la continuità didattica durante il triennio dei lavori, di oltre 400 alunni ospiti del plesso e consentire così alla dirigente di affrontare gli open day con quelle certezze e garanzie necessarie per rassicurare le famiglie».

«Ed ecco che gli open day, da strumento di promozione si sono trasformati in una presa d’atto molto amara, ossia, nessuna certezza per il futuro e questo ha allontanato definitivamente più di quaranta famiglie dalla decisione di iscrivere i propri figli a quella scuola».

«E pensare che nella domanda di partecipazione al bando redatta dagli uffici tecnici dell’amministrazione addirittura il 3 febbraio 2022, si prevede a pag. 10 che “La progettazione dell’intervento di sostituzione edilizia dovrà prevedere fasi attuative dell’intervento che consentano la demolizione per fasi dei manufatti esistenti al fine di trasferire a rotazione le attività didattiche presenti in ogni singolo edificio negli edifici adiacenti”. Ciò è confermato anche nella documentazione integrativa inviata a giugno 2022, sempre dagli uffici comunali al Ministero».

«E’ chiaro che non è compito del Ministero risolvere il problema della collocazione degli studenti durante i lavori ma, chi avrebbe dovuto analizzare il contesto e prendere decisioni per arrivare agli open day con certezze anziché dubbi, non ha fatto né l’una, né l’altra attività».

«L’assessora all’istruzione Amante ha ammesso che non ha mai incontrato la dirigente scolastica, mentre l’assessore ai lavori pubblici Ginanneschi ha iniziato un valzer delle possibili soluzioni che avrebbe messo in crisi anche il più ottimista degli ottimisti: prima i container, poi il bando per l’acquisto di un immobile, poi la redistribuzione in più plessi per arrivare ai giorni nostri con la proposta di realizzare i lavori lasciando gli alunni nel plesso, ossia quello che gli uffici tecnici gli avevano detto a febbraio di un anno fa e che il sindaco annuncia altrettanto trionfalmente con un video sui social pochi giorni addietro, dopo che il caso ormai è salito alla ribalta delle cronache».

«Le audizioni in commissione hanno certificato la superficialità con cui si è affrontato il problema essendo venuta a mancare quella necessaria programmazione, condivisione e trasparenza dell’azione amministrativa, finanche un totale immobilismo da parte dell’assessora Amante con delega all’istruzione, la cui incuranza e la diffusione di notizie contraddittorie rispetto al contenuto delle audizioni, sono di una gravità inaccettabile che ci obbliga a chiedere con forza al sindaco Vivarelli Colonna, le sue dimissioni».

«Durante i lavori della commissione è emersa la necessità, vista la situazione, che il Consiglio Comunale intervenga quanto prima con l’approvazione di un atto, di concerto con l’istituto comprensivo 6, teso ad indicare alla giunta la miglior via da percorrere per arrivare a dare certezze alle famiglie sul futuro della scuola di Via Monte Bianco. Per questo motivo abbiamo già avanzato la richiesta di una nuova convocazione delle commissioni competenti, nonché la richiesta al Presidente del Consiglio di una capigruppo propedeutica ai lavori consiliari. Sì, perché allo stato attuale, qualora venisse fuori che non possa essere possibile la presenza degli alunni durante i lavori di demolizione e ricostruzione, Grosseto potrebbe addirittura perdere l’intero finanziamento. Non ce lo possiamo permettere e faremo di tutto per rimediare agli errori di questa giunta dove alcuni dei suoi membri sono del tutto inadeguati al ruolo e la cui permanenza dovrebbe essere messa seriamente in discussione da parte del Sindaco».

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